«La città del presente è un volume che contiene le linee guida per migliorare l’accessibilità delle città per le persone con disabilità visiva o motoria. Non però un classico manuale sulle barriere architettoniche, ma piuttosto la possibilità di rileggere la storia delle nostre città, in particolare i passi compiuti in avanti per la mobilita, oltreché un modo per condividere con la cittadinanza e le istituzioni cosa significhi vivere e rapportarsi con le aree urbane per le persone cieche e ipovedenti»: così, lo scorso anno, avevamo presentato sulle nostre pagine il libro La città del presente, pubblicato dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
E sarà proprio questa pubblicazione il punto di riferimento del convegno La città è di tutti: strategie e strumenti per l’autonomia delle persone con disabilità visive, promosso per il secondo pomeriggio del 9 maggio dall’UICI del Piemonte nell’àmbito del Salone Internazionale del Libro di Torino (Sala Argento del Lingotto Fiere, Padiglione 2, ore 19-20), un appuntamento che farà dialogare architetti, tecnici ed esperti e che sarà un’occasione propizia per tracciare una panoramica a tutto campo sull’accessibilità urbana.
«Per una persona con disabilità – affermano dall’UICI Piemonte -, una città può essere una giungla di ostacoli oppure un luogo accogliente. Tutto dipende da come gli spazi sono stati progettati e dal grado di civiltà degli abitanti, perché, contrariamente a quanto spesso si pensa, la disabilità non è un elemento statico è fissato per sempre, ma è una relazione con l’ambiente. Quindi, un cittadino con disabilità può essere “molto meno disabile” se trova le condizioni adatte per spostarsi, studiare, lavorare, vivere i rapporti umani, la cultura, lo sport. Durante l’incontro al Salone del Libro, quindi, si parlerà tra l’altro delle tante barriere architettoniche e percettive, ma anche culturali, che ostacolano la mobilità delle persone cieche e ipovedenti, tra cui la mancanza di indicazioni tattili e acustiche, i veicoli e i monopattini lasciati incautamente ovunque, le difficoltà incontrate dai non vedenti con cani guida».
«E tuttavia il convegno – aggiungono dall’Associazione – non si limiterà alla denuncia, ma mostrerà anche quegli accorgimenti, concreti e sostenibili, che, se adottati, possono fare la differenza. Partiremo infatti dalla Città del presente, volume che nasce da un grande lavoro di documentazione, compiuto su tutto il territorio nazionale, e che mostra appunto, con tanti esempi, come, pur tra ostacoli e imprevisti, esista una città possibile, accogliente e aperta alle esigenze di tutti. Nuove tecnologie, co-progettazione, secondo il motto “nulla su di noi senza di noi” e un pizzico di semplice buon senso sono gli ingredienti che rendono possibile questa sfida ambiziosa. Al termine dell’incontro, il libro sarà tra l’altro donato a tutti coloro che ne faranno richiesta».
«Purtroppo – sottolinea Franco Lepore, presidente dell’UICI Piemonte – siamo ancora molto distanti da modelli urbani pienamente accessibili alle persone con disabilità visiva. Con questo convegno vogliamo pertanto far sedere allo stesso tavolo Istituzioni, Aziende di Trasporto e Associazioni, per stimolare un confronto sulle strategie più efficaci, utili a costruire insieme un ambiente più accessibile e inclusivo».
Moderato dallo stesso Franco Lepore, il convegno del 9 maggio prevede gli interventi di Marco Toscano, architetto della Regione Piemonte; Maria Teresa Massa, architetto del Comune di Torino; Rita Gambino, disability manager del GTT (Gruppo Torinese Trasporti); Giovanni Laiolo, presidente dell’UICI di Torino; Vittorino Biglia, responsabile del Settore Cani Guida dell’UICI. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa UICI Piemonte (Lorenzo Montanaro), comunicazione@uicpiemonte.it.
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