«L’essenziale è invisibile agli occhi» è una celebre frase tratta dal Piccolo Principe, ma è anche il nome di un bel progetto all’insegna dell’inclusione e dell’autonomia delle persone con disabilità, guidato dalla Cooperativa Sociale campana Projenia e sostenuto dal Centro CIVES (acronimo che sta per Centro Integrato per la Valorizzazione Etica di Sistema), in collaborazione con le Associazioni Real Vesuviana e ADAC.
«Un approccio umanistico e inclusivo – spiega Giuseppe Fornaro, responsabile di CIVES – permea ogni aspetto di questo progetto, che si articola in tre assi fondamentali, formazione, lavoro e cultura, ognuno dei quali è studiato per offrire opportunità concrete di crescita e sviluppo personale nel corso di dodici mesi intensi e formativi. Partendo infatti dal presupposto che la disabilità visiva non debba essere un ostacolo, ma piuttosto uno stimolo a esprimere appieno il proprio potenziale, l’iniziativa si propone di abbattere pregiudizi e timori, aprendo le porte alla piena partecipazione sociale e lavorativa delle persone coinvolte».
Attraverso dunque una serie di azioni mirate, L’essenziale è invisibile agli occhi offre corsi di formazione sulla mobilità autonoma, sulla gestione delle disabilità visive e le competenze digitali, senza trascurare l’importanza dell’inclusione lavorativa attraverso tirocini mirati e uno sportello di orientamento specialistico. «Ma non solo – prosegue Fornaro -: il progetto valorizza anche l’aspetto culturale, promuovendo laboratori artistici e musicali accessibili a tutti e curati nello specifico dall’Associazione Solidarte, facente parte anch’essa della rete di CIVES».
L’approccio inclusivo e la collaborazione tra Istituzioni pubbliche, Terzo Settore e mondo for profit sono quindi i pilastri su cui si fonda l’ottima riuscita del progetto, che ha già dimostrato di poter cambiare profondamente le prospettive e le opportunità delle persone con disabilità visiva e la mostra denominata Memories, in programma per il 18 maggio prossimo presso la Rocca dei Rettori di Benevento, rappresenterà il momento culminante di questo percorso, un’occasione per celebrare i risultati ottenuti e continuare a promuovere una visione inclusiva e accessibile della cultura e dell’arte.
«In definitiva – conclude Fornaro – L’essenziale è invisibile agli occhi non è solo un progetto, ma una vera e propria missione, che punta a cambiare mentalità, a rompere barriere e a offrire nuove possibilità a chiunque desideri realizzare il proprio potenziale, indipendentemente dalle sfide che la vita possa presentare». (S.B.)
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