«In Italia le famiglie che versano in una situazione di povertà e in cui è presente una o più persone con disabilità vivono in una condizione di isolamento creata da muri relazionali, istituzionali e di contesto. Ma cosa chiedono e cosa desiderano per raggiungere una migliore qualità di vita? Tra gli aiuti richiesti, 9 su 10 non sono contributi economici bensì servizi “umanizzati”, sia per la persona con disabilità sia per i familiari, che siano in grado di mettere la persona al centro, per una presa in carico globale»: come avevamo scritto a suo tempo sulle nostre pagine, erano queste alcune delle conclusioni più eclatanti emerse dalla ricerca Disabilità e povertà nelle famiglie italiane, condotta da CBM Italia – la nota organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità e nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia – insieme alla Fondazione Emanuela Zancan (Centro Studi e Ricerca sociale), uno studio svolto per indagare il legame, nel nostro Paese, tra condizione di disabilità e impoverimento economico e culturale (sia la versione integrale che un abstract della ricerca sono disponibili rispettivamente a questo e a questo link).
Con favore accogliamo ora la notizia che una nuova presentazione di quella ricerca, degna senz’altro della maggior visibilità possibile – è in programma per la mattinata del 24 maggio, a cura di CBM Italia, nel corso di un evento aperto a tutti e tutte e a partecipazione gratuita, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Sala Pio XI, Largo Gemelli, 1, ore 10.30), con la partecipazione di numerosi autorevoli relatori.
Introdotti infatti da Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica, Massimo Maggio, direttore di CBM Italia e Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan, e dopo l’intervento di una persona che ha partecipato al campione della ricerca e che porterà una testimonianza diretta, interverranno don Mauro Santoro, presidente della Consulta Diocesana Comunità Cristiana e Disabilità di Milano “O tutti o nessuno”; Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana; Luigi d’Alonzo, professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale nell’Università Cattolica e direttore in essa del CeDisMa (Centro studi e ricerche sulla Disabilità e Marginalità); Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Le conclusioni dell’incontro saranno tratte da monsignor Mario Delpini, arcivescovo della Diocesi di Milano. (S.B.)
L’ingresso all’incontro (dotato di sottotitolazione e LIS) sarà libero fino a esaurimento posti, con prenotazione tramite questo link. Per ulteriori informazioni: Silvia Panzarin (silvia.panzarin@leacrobate.it).