In occasione della recente edizione 2024 del Salone Internazionale del Libro di Torino – che ha fatto registrare la presenza di oltre 220.000 visitatori – la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha contribuito a migliorare l’accessibilità dell’evento, il più grande di sempre nella città di Torino.
Obiettivo principale di questo intervento, realizzato grazie alle competenze del CRABA (Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale) della LEDHA stessa, era promuovere azioni e progettualità per favorire l’accessibilità e la fruizione degli spazi, dei percorsi, dei servizi, della comunicazione dell’informazione del Salone, per tutte le persone con disabilità motoria, sensoriale e intellettivo-relazionale.
La rassegna, come noto, si è svolta a Lingotto Fiere di Torino dal 9 al 13 maggio e per implementare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi per i visitatori con disabilita (visiva, uditiva, motoria, intellettiva e relazionale), nonché per ogni altro visitatore che esprimesse esigenze specifiche, la LEDHA ha formato circa quaranta operatori responsabili del presidio degli spazi esterni e interni del Salone oltre a cinquanta studenti impegnati in Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (nuova dicitura che indica l’alternanza scuola-lavoro) dell’Istituto di Istruzione Superiore C.I. Giulio di Torino.
I moduli formativi avevano lo scopo di indicare agli operatori e ai ragazzi del quarto anno di liceo, una serie di elementi fondamentali per poter accogliere e gestire le esigenze delle persone con disabilità. Tra questi, ad esempio, i princìpi di relazione/comunicazione con le stesse persone con disabilità o l’approccio all’Easy to Read (linguaggio facile da leggere e capire per tutti).
Di impatto all’interno moduli è stato il laboratorio esperienziale che ha permesso di sensibilizzare ulteriormente il personale. Un secondo laboratorio progettuale è stato dedicato alla progettazione della segnaletica accessibile, con particolare attenzione alle persone con disabilità visiva e intellettiva. Anche il sito web dell’evento è stato implementato in tal senso, fornendo specifiche indicazioni sui facilitatori presenti per tutte le persone con disabilità e per godere di un’esperienza di visita il più possibile piacevole, confortevole e appagante.
Grazie dunque alle indicazioni fornite, gli operatori sono stati in grado di gestire circa 1.700 visitatori con disabilità e 1.600 accompagnatori, ricevendo riscontri positivi da parte dell’utenza, per l’attenzione dimostrata dagli operatori.
Inoltre, durante gli orari di apertura del Salone, il CRABA della LEDHA ha garantito la presenza di un esperto in materia in veste di Accessibility Manager, figura che aveva il compito di garantire da parte dell’evento un’elevata qualità dell’accoglienza, sia per i visitatori con disabilità sia per i visitatori con esigenze specifiche (persone anziane, bambini piccoli, donne in gravidanza, persone obese, persone con problemi di salute).
Sono sempre più numerosi gli eventi internazionali che si dotano della figura dell’Accessibility Manager, per supervisionare gli aspetti legati all’accoglienza dei visitatori con disabilità e con esigenze specifiche. In questo senso, la scelta del Salone del Libro di Torino di dotarsi di questa figura pone la rassegna tra quelle all’avanguardia sui temi dell’inclusione.
Nello specifico, l’Accessibility Manager ha supervisionato le attività legate all’accoglienza e alla gestione dei visitatori con disabilità e con esigenze specifiche, ha contribuito a risolvere eventuali criticità emerse durante il Salone in merito ai punti di cui sopra, ha supportato le varie figure professionali del Salone coinvolte a qualsiasi titolo nella gestione dei visitatori con disabilità.
Una novità particolarmente significativa è stata la presenza di “spazi di quiete” (da alcuni soprannominati “oasi di silenzio”) che l’organizzazione del Salone ha inserito dietro indicazione del CRABA di LEDHA. Sono pensati per le persone con disabilità intellettiva come luoghi in cui è possibile allentare lo stress provocato dalla sovrastimolazione sensoriale, dalla confusione, dalla folla, dall’amplificazione sonora e dalle luci abbaglianti o intermittenti che spesso caratterizzano i grandi eventi.
Tali spazi sono stati distribuiti in diversi punti del Lingotto, tra la Galleria Visitatori (tra il Padiglione 2 e il Padiglione 3) e la Galleria Oval, vicino alla Sala Indaco. E sono stati segnalati sulle mappe, all’interno dei padiglioni e fuori dagli ingressi degli stessi. A controllare gli accessi disponibili in caso di necessità, c’erano i volontari dell’Istituto Giulio appartenenti all’indirizzo Socio-Sanitario.