L’inclusione sociale come progettualità e come sistema: è questa la caratteristica di AIPD per tutti, tutti per AIPD, iniziativa avviata nei giorni scorsi dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e realizzata con un finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nel dettaglio, il progetto sosterrà nei prossimi dodici mesi le attività ordinarie dell’Associazione, ma con un marcia in più: «l’obiettivo – spiegano infatti dall’AIPD – è liala prima è fondamentale per consolidare i servizi e renderli, appunto, non estemporanei, ma strutturali. La valutazione invece rappresenta un elemento fondamentale, una vera e propria “cultura” per assicurare efficienza ed efficacia delle azioni. Infine, il lavoro di rete si esprime da un lato nel partenariato che porterà avanti il progetto, composto dalla nostra Associazione nazionale, insieme a 17 nostre sedi territoriali e a un ente affiliato, dall’altro nella sinergia con tutti gli altri attori coinvolti nella realizzazione delle azioni, dagli enti locali, ai servizi, ai datori di lavoro».
Qui di seguito, dunque, l’elenco dei servizi già positivamente sperimentati dall’AIPD e dai suoi 18 partner, attorno ai quali ruoteranno anche le attività di AIPD per tutti, tutti per AIPD.
Innanzitutto la consulenza socio-assistenziale e legale, servizio gratuito, raggiungibile telefonicamente e via e-mail, che risponde a richieste riguardanti ogni aspetto legato alla sindrome di Down, con particolare attenzione a quelli assistenziali e di tutela. In particolare, nell’àmbito del Telefono D è attivo il Servizio di Consulenza Legale che fornisce consulenza gratuita su questioni legali, patrimoniali e fiscali.
Il sostegno all’inclusione scolastica assicura informazione e consulenza specialistica sulle tematiche inerenti all’inclusione scolastica, sia dal punto di vista legale che da quello psico-pedagogico.
Quindi, il sostegno all’inclusione lavorativa, che offre consulenza ad aziende, ad adulti con la sindrome di Down e famiglie, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Poi i percorsi di educazione all’autonomia e alla vita indipendente, coordinati a livello nazionale, che si tengono all’interno delle Sezioni locali e che coinvolgono in varie attività sul territorio preadolescenti (9-14 anni), giovani (15-22 anni), adulti (18-24 anni) e senior (oltre i 25 anni).
E ancora, la progettazione interna, nazionale e internazionale, che ha visto l’AIPD e i propri realizzare oltre quaranta progetti finanziati dalla Commissione Europea, nel campo degli scambi giovanili, della cittadinanza attiva, dell’esercizio dei diritti politici e dell’inclusione sociale e lavorativa. Con il nuovo progetto l’iniziativa proseguirà nel proprio lavoro, con particolare attenzione alla formazione e nel sostegno alle sedi locali per la presentazione di proposte a loro titolarità.
Infine, la comunicazione, con un’assidua attività di informazione e sensibilizzazione, attraverso campagne periodiche e canali dedicati, per costruire e diffondere l’immagine delle persone con sindrome di Down quali soggetti protagonisti e risorsa utile per l’intera società.
«Questo progetto – commenta Gianfranco Salbini, presidente nazionale dell’AIPD – ci offre la preziosa opportunità di ripensare i nostri servizi e le nostre attività in una chiave progettuale e strutturale. Come spesso accade nel lavoro sociale, quello che si fa è frutto di buone, ottime intuizioni, che si trasformano in progetti e danno buoni risultati. L’urgenza del creare e offrire risposte ai bisogni rischia di impedire di trasformare le azioni in buone prassi, su cui aprire una riflessione e un confronto. Ora, grazie a questo progetto, abbiamo la possibilità di compiere tale passaggio fondamentale, trasformando le attività in servizi strutturali che possono essere diffusi ed esportati, per promuovere l’inclusione sociale su tutto il territorio nazionale. Siamo sicuri che, da una buona progettazione sociale, possano nascere buone politiche sociali, alle quali speriamo di poter oggi contribuire, mettendo a sistema la nostra esperienza di oltre quarant’anni e rendendola patrimonio condiviso. Ringrazio dunque i 18 nostri partner territoriali e le organizzazioni che hanno collaborato a titolo gratuito».
«AIPD per tutti, tutti per AIPD – conclude – rappresenta una testimonianza del nostro impegno condiviso e della forza della collaborazione, per costruire una società più inclusiva e accogliente per tutti. Perché insieme possiamo fare la differenza!».
Questi, in conclusione, i 18 partner dell’AIPD nazionale, ovvero le Sezioni dell’Associazione di Avellino, Bari, Belluno, Brindisi, Campobasso, Caserta, Castelli Romani, Frosinone, Grosseto, Latina, Lecce, Mantova, Oristano, Potenza, Roma, Trentino e Versilia, insieme all’Associazione Down Torino.
Hanno inoltre fornito la propria disponibilità alla collaborazione a titolo gratuito Decathlon, FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Fondazione GiGroup, IFOA (Istituzione Formazione Operatori Aziendali), ParkinGo e «Redattore Sociale». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.