Le Province in cui partirà la sperimentazione del Decreto sul Progetto di vita

Il Ministero per le Disabilità ha comunicato le nove Province (Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste) nelle quali, dal 1° gennaio 2025, partirà la sperimentazione applicativa del Decreto Legislativo 62/24, riguardante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, norma attuativa della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità

Loghi di varie disabilitàCome abbiamo già in più occasioni segnalato il Decreto Legislativo 62/24, riguardante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, norma attuativa della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, prevede che la prima fase applicativa di esso sia effettuata in via sperimentale, a partire dal 1° gennaio 2025, mentre l’entrata a regime su tutti i territori nazionali si avrà dal 1° gennaio 2026.
Il Ministero per le Disabilità ha comunicato ora quali saranno le nove Province, concordate con il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nelle quali dall’inizio del prossimo anno partirà la sperimentazione. Si tratta di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

«A breve – dichiara la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli – inizierà anche la fase di formazione per tutti gli enti coinvolti e, nel corso della sperimentazione, monitoreremo in modo costante tutto il percorso. Nel 2025, poi, avvieremo anche una formazione più estesa e capillare che si rivolgerà ad Enti pubblici, ma anche agli Enti del Terzo Settore».

«L’anima di questa norma – sottolinea Locatelli – risiede nel superamento delle prestazioni, oggi estremamente frammentate tra Sanità e Sociale, e nella garanzia che ogni persona con disabilità possa essere protagonista della propria vita attraverso il Progetto di vita personalizzato e partecipato, a partire dai propri desideri e rispondendo ai suoi bisogni, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità». (S.B.)

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