Resta un problema la fruibilità dei concerti di extra-lirica all’Arena di Verona

Avevamo dato ampia risonanza, lo scorso anno, all’Ordinanza del Tribunale di Verona, con la quale la Fondazione Arena di Verona e le Società Arena di Verona e Vivo Concerti erano state condannate per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, a causa della mancata fruibilità dei concerti di extra-lirica che si celebrano all’interno dello storico monumento. Ebbene, nonostante quel pronunciamento, a quanto denuncia l’Associazione Luca Coscioni, la fruibilità degli spettacoli di musica leggera all’interno dell’Arena rimane ancora un problema. Vediamo perché
Preparazione di un concerto all'Arena di Verona
La preparazione di un concerto all’Arena di Verona

Avevamo dato ampia risonanza, nel mese di marzo dello scorso anno, all’importante Ordinanza prodotta dalla Prima Sezione Civile del Tribunale di Verona, con la quale la Fondazione Arena di Verona e le Società Arena di Verona e Vivo Concerti erano state condannate per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, segnatamente ai sensi della Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni), a causa della mancata fruibilità dei concerti di extra-lirica che si celebrano all’interno dello storico monumento.
Ebbene, nonostante quel pronunciamento, a quanto denuncia l’Associazione Luca Coscioni, che già allora aveva assistito Sofia Righetti, la donna con disabilità motoria che aveva promosso l’azione giudiziaria, la fruibilità degli spettacoli di musica leggera all’interno dell’Arena rimane ancora un problema, a causa, ad esempio, della mancata osservanza delle prescrizioni stabilite dalla consulenza tecnica richiamata dal Tribunale di Verona, in merito all’utilizzo delle pedane rialzate installate in platea, per garantire la visibilità dei concerti alle persone con disabilità.
«In particolare emerge – sottolineano dall’Associazione Coscioni -, come denunciato da molte persone con disabilità che ci stanno scrivendo, un’assurda e paradossale esclusione degli accompagnatori dalle pedane allestite a seguito dell’Ordinanza richiamata. Infatti, in contrasto con quanto stabilito dalla consulenza tecnica disposta dal Tribunale, che prevede espressamente la presenza sulle pedane sia delle persone con disabilità che dei loro caregiver, Fondazione Arena, Arena di Verona e le società che organizzano i concerti stanno ingiustificatamente costringendo le persone con disabilità ad assistere al concerto da sole, ossia senza il loro accompagnatore accanto. Si tratta di una condotta che da una parte ostacola il diritto delle persone con disabilità di godere appieno dello spettacolo in compagnia, dall’altra contestualmente crea, per chi ha una disabilità grave, un problema di vera e propria mancata assistenza. Molte persone con disabilità, per altro, non sono a conoscenza del pronunciamento espresso lo scorso anno dal Tribunale di Verona e dei loro diritti, ciò che li porta a subire discriminazioni senza potersi adeguatamente difendere».

«L’Arena di Verona – dichiara l’avvocato Alessandro Gerardi, legale e consigliere generale dell’Associazione Coscioni – non può continuare ad attuare pratiche discriminatorie nei confronti delle persone con disabilità. Le pedane rialzate devono essere fruibili dalle persone con disabilità, ma anche dai loro accompagnatori. Continueremo pertanto a monitorare la situazione e ad agire con fermezza per tutelare i diritti di chi viene ingiustamente discriminato. Raccogliamo, nel frattempo, le segnalazioni che ci stanno pervenendo per valutare una nuova assistenza legale a tutela dei diritti di tutti e tutte». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Fabio Miceli (fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it).

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