Per un approccio sensibile alla disabilità nell’ambiente di lavoro

Quali sono le barriere normative che ostacolano l’inclusione delle persone con disabilità in àmbito lavorativo? Quali politiche pubbliche potrebbero supportare le imprese nella creazione di un ambiente di lavoro più sensibile ai diritti delle persone con disabilità? Cosa si può fare per sollecitare una cultura dell’inclusione sul posto di lavoro? Di questo e altro si discuterà il 3 e 4 giugno all’Università di Milano, in occasione di un convegno organizzato dal gruppo di ricerca Human Hall di tale Ateneo, incontro fruibile anche online (previa registrazione)

Giovane in carrozzina fotograftao di spalle in un ufficioQuali sono le barriere normative che ostacolano l’inclusione delle persone con disabilità in àmbito lavorativo? Quali politiche pubbliche potrebbero supportare le imprese nella creazione di un ambiente di lavoro più sensibile ai diritti delle persone con disabilità? Cosa si può fare per sollecitare una cultura dell’inclusione sul posto di lavoro?
Di queste e altre tematiche si discuterà il 3 e 4 giugno all’Università di Milano (Aula 113, Via Festa del Perdono, 7; il 3 giugno dalle 14.30 e il 4 giugno dalle 9, ma l’incontro sarà fruibile anche online previa registrazione), in occasione del convegno Promoting a disability-sensitive approach to the work environment. a comparative glance on theories, policies, legislation and practices on the right to work of people with disabilities (“Promuovere un approccio sensibile alla disabilità nell’ambiente di lavoro. Uno sguardo comparativo su teorie, politiche, legislazione e pratiche sul diritto al lavoro delle persone con disabilità”), organizzato dal gruppo di ricerca Human Hall dell’Ateneo milanese.

Dopo i saluti istituzionali all’avvio dell’incontro, affidati a Marilisa D’Amico, ordinaria di Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato dell’Università di Milano, oltreché prorettrice con Delega a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, e alla professoressa Lorenza Violini, seguirà la presentazione del progetto di ricerca sull’argomento del convegno, a cura di Paola Pannia, mentre il tema di fondo dello stesso sarà sviscerato da Delia Ferri, docente al Dipartimento di Giurisprudenza e Criminologia della National University of Ireland Maynooth.
Successivamente è prevista una tavola rotonda cui prenderanno parte Filippo Sinicato dell’EDF (European Disability Forum), Marco Mazza di IBM Italia, Elena Mocchio dell’UNI (Ente Italiano di Normazione), Loredana Luzzi della Regione Lombardia, Riccardo Taverna della startup WeGlad, Haiko Pittoni e Joshua Paveri della Società Seltis Hub, Chiara Bisignani di Fineco e Haydée Longo, avvocata e disability manager.

Ad aprire la seconda giornata, durante la quale verranno affronta i medesimi temi di quella precedente, ma attraverso la prospettiva del Diritto Costituzionale Comparato, sarà Giuseppe Arconzo, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Milano, che si occuperà dell’esperienza italiana. Seguiranno gli interventi di Cecilie Krogh (Aalborg University), sul contesto danese, Paolo Addis (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), sui diritti delle persone con disabilità e i princìpi costituzionali, Miryana Malamin-Siriyski (Maria’s World Foundation), sulle politiche attive del lavoro in Bulgaria, Melissa Miller (Policy Impact Lab), sull’approccio al tema del governo britannico e Stefano Bargiacchi dell’Università di Firenze) sui movimenti delle persone con disabilità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: humanhall@unimi.it.

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