«Accogliamo con favore questa Nota Ministeriale che risponde in parte alle richieste da noi avanzate nel maggio scorso»: lo dicono dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo), in riferimento alla Nota n. 1718, di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi, con la quale il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a integrazione della precedente Nota n. 1690, ha precisato che non è possibile procedere alla compilazione delle Tabelle C e C1 allegate al Decreto Interministeriale 182/20, come integrato dal Decreto Ministeriale 153/23, ai fini della compilazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) degli alunni e alunne con disabilità, mancando ancora la definizione dei Profili di Funzionamento. Di conseguenza, è stato richiesto alle istituzioni scolastiche di compilare i modelli nazionali PEI vigenti. Occorrerà perciò continuare a strutturare la proposta delle ore di sostegno didattico e dell’assistenza specialistica per l’autonomia e/o la comunicazione secondo la Diagnosi Funzionale e le valutazioni didattiche ed educative dei GLO (Gruppi di Lavoro Operativi per l’Inclusione).
«Quindi – spiegano dall’ANFFAS – per gli alunni già in possesso di certificazione per l’anno scolastico 2023/2024, i GLO dovranno, entro il 30 giugno, seguire le indicazioni dell’articolo 15 del Decreto 182/20 (Verifica finale e proposta di assegnazione delle risorse), senza la compilazione delle Tabelle C e C1, il che richiederà, innanzitutto, la “valutazione globale dei risultati raggiunti”, tenendo conto “del principio di autodeterminazione”, nonché l’aggiornamento delle condizioni di contesto e progettazione per l’anno scolastico successivo. Il GLO dovrà pertanto individuare e proporre il fabbisogno delle ore di sostegno per l’anno successivo partendo “dall’organizzazione delle attività di sostegno didattico e dalle osservazioni sistematiche svolte”, tenendo conto sia della Diagnosi Funzionale e del Profilo Dinamico Funzionale, in assenza del Profilo di Funzionamento, sia dei risultati raggiunti, nonché di eventuali difficoltà emerse durante l’anno, avendo cura di motivare adeguatamente la richiesta».
«Invece – concludono dall’ANFFAS – per gli alunni che hanno ottenuto la certificazione per la prima volta, si dovrà redigere il “PEI provvisorio”, riportando, ai sensi dall’articolo 16 (PEI redatto in via provvisoria per l’anno scolastico successivo) del Decreto 182/20, la proposta del numero di ore di sostegno alla classe per l’anno successivo, nonché la proposta delle risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base e delle risorse professionali da destinare all’assistenza, all’autonomia e alla comunicazione per l’anno successivo, tenendo conto di quanto indicato nel Profilo di Funzionamento o, in mancanza, della Diagnosi Funzionale e del Profilo Dinamico Funzionale».
Tuttavia, come detto inizialmente, i chiarimenti diffusi dalla Nota Ministeriale n. 1718 rappresentano solo una parziale risposta alle criticità presenti e in tal senso l’ANFFAS intende continuare «a sollecitare gli Enti e i Ministeri competenti affinché siano adottati ulteriori provvedimenti per rispondere alle richieste avanzate».
«Infatti – sottolineano dall’Associazione -, la richiesta che unitamente alla FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap cui aderiamo, avanziamo da tempo, quella cioè di eliminare le Tabelle C e C1, la ribadiamo oggi, a maggior ragione. Oltre ad essere inapplicabili per la mancata operatività del Profilo di Funzionamento, quelle Tabelle appaiono del tutto contraddittorie e controproducenti, in quanto introducono un automatismo che ostacola il GLO nel determinare il numero di ore, anche superando quello di una cattedra di sostegno, svilendone, altresì, il ruolo nelle valutazioni didattiche ed educative».
E ancora, nel maggio scorso l’ANFFAS aveva anche richiesto l’urgente convocazione dell’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica, nonché di rendere disponibile e operativa l’intera procedura volta al riconoscimento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, anche sollecitando il Ministero della Salute a convocare il Gruppo di Lavoro per il monitoraggio applicativo delle indicazioni contenute nelle relative Linee Guida.
«Continueremo dunque ad adoperarci – concludono dall’ANFFAS – per garantire un sistema di inclusione scolastica che rispetti il principio di massima personalizzazione dei sostegni, valorizzando il ruolo collegiale del GLO». (S.B.)
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