Il “CampobaseOz”, che include tutti e tutte, oltre ogni diversità

Parte in questi giorni il quinto “CampobaseOz”, iniziativa di CasaOz di Torino, luogo in cui i bambini/bambine, ragazzi/ragazze malati/e o con disabilità, e le loro famiglie, possono instaurare rapporti amicali e solidali, con l’aiuto di educatori e volontari. Si tratta di un campo estivo che ha al centro l’inclusività e la gioia di stare insieme attraverso attività creative, sportive e di gioco, fornendo uno spazio per attività sportive ed espressive, per gite al mare e in montagna, per i compiti e per il nuoto in piscina e, come detto, per fare nuovi incontri e amicizie
Partecipanti a "CampobaseOz"
Partecipanti a una delle precedenti edizioni di “CampobaseOz”

Abbiamo già avuto occasione di occuparci di CampobaseOz, iniziativa di CasaOz di Torino, luogo in cui i bambini e bambine malati/e o con disabilità, e le loro famiglie, possono instaurare rapporti amicali e solidali, con l’aiuto di educatori e volontari.
Giunto alla sua quinta edizione, questo campo estivo, pensato per 120 ragazzi/ragazze e bambini/bambine, con al centro l’inclusività e la gioia di stare insieme attraverso attività creative, sportive e di gioco, fornisce a partire da oggi, 10 giugno, e fino al 14 luglio, uno spazio per attività sportive ed espressive, per gite al mare e in montagna, per i compiti e per il nuoto in piscina e, come detto, per fare nuovi incontri ed amicizie.

«Anche quest’anno – sottolinea Enrica Baricco, presidente di CasaOz – ospiteremo ogni settimana 40 bambini e ragazzi, arricchendo e apportando “pezzi” importanti alla “quotidianità che cura” di CasaOz. Abbiamo pensato infatti che per affrontare i cambiamenti del mondo che ci circonda dobbiamo provare a cambiare le nostre menti. Uno dei personaggi del Mago di Oz a cui CasaOz si ispira è lo Spaventapasseri, che rappresenta la ricerca dell’intelligenza e della saggezza. Lo Spaventapasseri ci accompagnerà dunque nelle settimane del Campobase di quest’anno».
«Penso che il punto di forza del CampobaseOz – aggiunge – coincida con quello di CasaOz: dare cioè la possibilità ai bambini e ai ragazzi con disabilità di fare attività e di giocare con altri bambini e ragazzi che invece non hanno una disabilità, ma che hanno altre fragilità e altre storie alle spalle, e quindi di creare quel “mix” sociale che rende tutto possibile. Il nostro CampobaseOz vuole quindi essere un modello virtuoso per dire che fare inclusione, anche nel tempo estivo, si può». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: press@casaoz.org.

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