La disabilità è un tema che non divide: nessuno, infatti, direbbe di essere a favore della discriminazione delle persone con disabilità, generalmente meritevoli di aiuto e compassione. I bar, gli alberghi, i luoghi di cultura e altri spazi ordinari delle nostre città trasmettono però, per il modo in cui sono stati pensati e realizzati, un altro messaggio: l’esclusione delle persone con disabilità è un fatto normale, che non solleva nessun “senso di emergenza”. Come spiegare, dunque, questa contraddizione?
Nel suo recente libro Lo spazio non è neutro. Accessibilità, disabilità, abilismo, Ilaria Crippi mette a nudo gli aspetti culturali dei discorsi sull’accessibilità e gli infiniti modi in cui si ricade nella predilezione per i corpi abili. Strati sottili delle nostre abitudini che sorprenderanno soprattutto chi si avvicina a questo libro con le migliori intenzioni. (Rete dei CAAD dell’Emilia Romagna)