«Ogni forma di discriminazione basata sulla disabilità va combattuta con determinazione. Ci impegneremo a promuovere iniziative che garantiscano uguaglianza di opportunità per tutti, affinché nessuno sia lasciato indietro. È necessario lavorare tutti insieme per costruire una società che valorizzi le persone. Adesso è il momento: noi siamo pronti e voi?»: è stato questo il forte messaggio lanciato da Serena Amato ed Enrico Delle Serre, i portavoce neoeletti della PIAM (Piattaforma Italiana Autorappresentanti in Movimento), durante la recente Assemblea Nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) di Perugia (se ne legga anche la nostra presentazione a questo link) – che ha colto pienamente il fulcro della relazione introduttiva del presidente nazionale dell’Associazione, Roberto Speziale, intitolata ANFFAS in cammino verso il 2030. Linee di indirizzo per la costruzione di un piano strategico, divenuta poi ufficialmente, a seguito dell’approvazione all’unanimità dell’Assemblea, il Manifesto di Perugia (disponibile integralmente a questo link).
«Continua quindi il nostro percorso – dicono dall’ANFFAS – per una società inclusiva di pari diritti e opportunità, un percorso che, dopo il Manifesto di Milano del giugno 2016, proietta la nostra organizzazione verso il 2030, con un nuovo importante documento programmatico». «Perché – ha sottolineato Speziale a Perugia – non basta volere un cambiamento, c’è bisogno di un piano strutturato che coinvolga tutti, un piano concretizzatosi in un nuovo forte impegno associativo in cui tutti si sono riconosciuti e a cui ora tutta la rete deve collaborare ai fini della sua massima applicazione e realizzazione».
«Coinvolgimento, rafforzamento dell’identità, piena adesione associativa: sono queste – proseguono dall’ANFFAS – le parole chiave di questo nostro Manifesto di Perugia, volte a contrastare individualismo ed eccesso di protagonismo che sembrano essere ormai caratteristiche predominanti della nostra attuale società, soprattutto a seguito della pandemia, ma che nella nostra Associazione non possono trovare posto, dato che, da sempre, il nostro interesse associativo è superiore a tutto il resto e l’unico protagonismo che possiamo accettare è quello delle persone con disabilità. Partecipazione, unione e forza associativa, dunque, saranno fondamentali per affrontare le sfide che sembrano essersi moltiplicate in questi tempi complicati, e non solo perché, come si legge nel Manifesto di Perugia, «l’ANFFAS nei suoi 66 anni di vita non si è mai tirata indietro di fronte ad alcuna sfida e non ha mai arretrato di un solo millimetro, soprattutto quando si è trattato di fare battaglie per difendere i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari», ma anche perché c’è l’assoluta convinzione che dalla complessità si possano sempre aprire nuovi spiragli per tracciare la strada verso un cambiamento necessario e fondamentale per la vita di tutte le persone con disabilità, e in particolare intellettive e del neurosviluppo, delle loro famiglie e di tutti coloro che a vario titolo e con diversi ruoli operano nei diversi livelli associativi».
«Con l’approvazione del Manifesto di Perugia – commenta Speziale – è stato preso un grande impegno da parte dell’ANFFAS tutta e ora più che mai c’è la consapevolezza di una nuova e importante responsabilità nei confronti delle nostre persone e delle nostre famiglie per un futuro che non veda più discriminazioni. È un impegno reso ancora più significativo dal fatto di essere stato preso proprio in Umbria che oltre ad essere sede a settembre dei prossimi Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, nel successivo mese di ottobre vedrà ad Assisi il primo, in assoluto, G7 – Inclusione e Disabilità, realizzato sotto il coordinamento della ministra per le Disabilità Locatelli, temi citati in maniera diretta ed esplicita anche nel comunicato dei leader del G7 diffuso a chiusura del recente Vertice svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno, elemento già da noi commentato più che positivamente».
«In questo momento storico – conclude il Presidente dell’ANFFAS – ci troviamo ad un bivio e non è consentito sbagliare strada: abbiamo gli strumenti e le carte in regola per costruire l’ANFFAS del 2030 e continuare ad operare al meglio per raggiungere una società di pari diritti ed opportunità in cui la persona sia realmente valorizzata e posta sempre al centro di tutto».
L’impegno dell’Associazione è stato riconosciuto anche dalla cita ministra Locatelli, intervenuta durante i lavori di Perugia con un collegamento in diretta, durante il quale ha sottolineato come la nuova normativa in materia di disabilità sia stata anche frutto del lavoro certosino e pluriennale dell’ANFFAS stessa sul Progetto di Vita, all’insegna di una sinergia, ha rimarcato, «che non deve mai mancare se vogliamo raggiungere i massimi livelli per l’accessibilità universale, il Progetto di Vita e la partecipazione attiva».
Sulla parola partecipazione si sono soffermati anche Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, e da Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap cui l’ANFFAS aderisce, entrambi presenti a Perugia, relativamente alla collaborazione che vede la stessa ANFFAS da anni in prima fila per rivendicare le pari opportunità e il riconoscimento dei diritti. Riconoscimenti che sono arrivati aa livello locale anche da Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, e da Paola Fioroni, presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, che nello specifico hanno pubblicamente ringraziato il Coordinamento Regionale Umbria ANFFAS.
E da ultimo, ma non ultimo, da segnalare anche la firma del protocollo d’intesa tra l’ANFFAS Nazionale/ASSOUTENTI e l’ANFFAS Nazionale/EticaPro-Assimoco, momento che ha preceduto i consueti adempimenti assembleari dell’Associazione. (S.B.)
Per ogni altro approfondimento sull’Assemblea dell’ANFFAS di Perugia, accedere a questo link. Per ulteriori informazioni: comunicazione@anffas.net.
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