Piani personalizzati per arrivare a una rivoluzione possibile in Italia e in Europa

«È una grande soddisfazione vedere come l’esperienza di presa in carico per le persone con disabilità promossa in Sardegna dalle famiglie di persone in situazione di gravità stia diventando strategia politica italiana ed europea»: a dirlo è Marco Espa, presidente dell’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), presente con Francesca Palmas, responsabile del Centro Studi della medesima Associazione, all’“ESSC 2024” di Anversa, in Belgio, il principale forum pubblico in Europa per le politiche e le pratiche di assistenza sociale, cui interverrà anche la ministra per le Disabilità Locatelli

Espa e Palmas ad Anversa, giugno 2024

Marco Espa e Francesca Palmas dell’ABC all'”ESSC 2024″ di Anversa

Come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, nel 2021 l’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) era stata finalista nella categoria Innovazione dei Servizi Sociali degli European Social Service Awards 2021, veri e propri “Oscar per il Sociale”, per le sue iniziative di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che puntano da anni a superare ogni forma di istituzionalizzazione, e in particolare per l’esperienza del cosiddetto “modello Sardegna”, attivo già dal 2000 e basato sulla co-progettazione personalizzata. In seguito l’Associazione ha continuato a far conoscere in Europa le proprie proposte, all’interno dell’ESSC (European Social Services Conference), la Conferenza Europea dei Servizi Sociali, come è successo nel 2022 in Germania ad Amburgo e lo scorso anno in Svezia a Malmö, all’interno della terza edizione della Conferenza stessa.
L’ESSC è il principale forum pubblico in Europa per le politiche e le pratiche di assistenza sociale e costituisce l’Evento annuale di punta dell’ESN, la Rete Sociale Europea di cui dal 2022 l’ABC è membro, organizzazione leader per i servizi sociali pubblici in trentasei Paesi d’Europa, il cui obiettivo è promuovere lo scambio di conoscenze nei servizi sociali pubblici in collaborazione con la sanità, l’istruzione, l’abitare, l’occupazione e l’inclusione sociale a beneficio delle persone e delle comunità attraverso politiche e pratiche migliorative.

Anche in questi giorni, dunque, in occasione dell’ESSC 2024 di Anversa in Belgio, l’ABC è stata invitata a fornire il proprio contributo, ciò che farà nella mattinata del 28 giugno, con l’intervento del proprio presidente Marco Espa e con la responsabile del proprio Centro Studi Francesca Palmas.
Insieme a loro interverrà in rappresentanza del nostro Paese la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che esporrà per l’occasione la riforma sul Progetto di Vita delle persone con disabilità, dettata dal Decreto Legislativo 62/24, norma applicativa della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità.

«I Piani personalizzati e coprogettati – ha sottolineato in avvio della Conferenza il responsabile dell’ESN Alfonso Lara Montero – rappresentano il futuro per le politiche sociali in Europa e in questi giorni vogliamo presentare ad Anversa le migliori esperienze realizzate in Europa».
Dal canto suo, Nicolas Schmit, commissario europeo per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Integrazione, ha ricordato che «quella dell’inclusione personalizzata che nasce dalla partecipazione attiva dei cittadini europei più fragili, è la concreta linea di azione della Commissione Europea».

«Certo – commenta Marco Espa -, è una grande soddisfazione vedere come l’esperienza di presa in carico per le persone con disabilità promossa in Sardegna dalle famiglie di persone in situazione di gravità sin dal 2000 stia diventando strategia politica italiana ed europea. Speriamo dunque di vedere presto come le cittadine e i cittadini più fragili abbiano gli adeguati sostegni per poter esercitare la scelta libera di vivere con chi vogliono e soprattutto dove vogliono, fuori da percorsi obbligatori che li destinano in istituti o luoghi a parte. In tal senso, pensando ai tempi del Decreto Legislativo 62/24, ritengo che il Parlamento debba stanziare per il 2026, dopo la sperimentazione del 2025, almeno 2 miliardi di euro per iniziare la rivoluzione possibile».
«Mettiamo a disposizione il nostro patrimonio di esperienza e conoscenza – aggiunge Francesca Palmas, che è anche componente del Tavolo Ministeriale sul “Dopo di Noi” -, ormai radicato nei territori sardi da quasi venticinque anni e che ora sta diventando la rivoluzione possibile per tutta Italia. Utenti, famiglie e istituzioni lavorano di concerto, nell’interesse della persona fragile, costruendo servizi su misura e di qualità. Ciò garantisce anche l’efficacia della spesa pubblica negli investimenti e contribuisce a creare nuovi posti di lavoro. La domiciliarità degli interventi permette a ciascuno di vivere dove, come e con chi vuole, e i servizi si conformano alle esigenze del singolo utente. È un cambio di paradigma molto importante rispetto al passato». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: abc@abcitalia.org.

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