Una Prassi di Riferimento per la pubblicità accessibile e inclusiva

L’UNI, l’Ente Italiano di Normazione, ha reso disponibile in consultazione pubblica fino al 5 luglio (anche in formato accessibile) una Prassi di Riferimento dedicata alla pubblicità accessibile e inclusiva, sviluppata insieme all’UPA (Utenti Pubblicità Associati), documento che in linea con il contesto normativo nazionale e internazionale, definisce i princìpi, i requisiti e le linee guida per una comunicazione accessibile e fruibile su ciascun canale, nei diversi contesti e da parte anche delle persone con diverse tipologie di disabilità (sensoriali, cognitivo-intellettive, fisico-motorie)

Realizzazione grafica sulla pubblicitàL’UNI, l’Ente Italiano di Normazione, ha reso disponibile in consultazione pubblica (liberamente scaricabile e consultabile fino al 5 luglio, anche in formato accessibile e aperta ad ogni commento) una Prassi di Riferimento* sviluppata insieme all’UPA (Utenti Pubblicità Associati), documento che in linea con l’attuale contesto normativo nazionale e internazionale, definisce i princìpi, i requisiti e le linee guida per una comunicazione accessibile e fruibile su ciascun canale, nei diversi contesti e da parte ciascuna persona: dai bambini agli anziani, dalle persone di lingue e culture straniere alle persone con diverse tipologie di disabilità (sensoriali, cognitivo-intellettive e fisico-motorie).
Il campo di applicazione è quello della pubblicità che attraversa piattaforme e device (dispositivi di fruizione dei contenuti), nei differenti contesti (media e territori), utilizzando canali e linguaggi multimodali e anche alternativi.

«La Prassi sulla pubblicità accessibile – spiegano dall’UNI – matura all’interno delle attuali realtà di mercato e risponde ai bisogni concreti delle persone. Nasce infatti da un lato dalla necessità delle imprese di comunicare in maniera fruibile, comprensibile e ancora più efficace i propri prodotti e servizi ad una platea sempre più ampia di persone e dall’altro dal bisogno delle persone di poter accedere a queste informazioni in modo diretto e semplice, grazie ad una più ampia offerta comunicativa e utilizzando nuove “porte d’ingresso”. Nel campo della comunicazione d’impresa, del resto, le aziende sono diventate sempre più consapevoli della necessità di sviluppare e adottare strumenti e narrazioni sostenibili e responsabili, in grado di promuovere pari opportunità culturali e sociali in un’ottica anche di tutela dei diritti».

La Prassi di Riferimento è stata sviluppata e realizzata ispirandosi e applicando i princìpi della Progettazione Universale, oltreché chiamando in causa precise strategie e pratiche di inclusione. «Essa – viene sottolineato – è il frutto di un approccio metodologico rigoroso e concreto, che ha portato a definire e attuare la distinzione tra Pubblicità che Nasce Accessibile e Pubblicità Resa Accessibile».
Destinatari del documento sono in particolare o portatori d’interesse (stakeholder) dell’industria pubblicitaria (investitori, agenzie, editori, case di produzione), ma anche chi opera nell’industria culturale, gestendo e promuovendo eventi, mostre, spettacoli, visite turistiche e altre iniziative. (S.B.)

*Le Prassi di Riferimento introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme specifiche quando non ci sono norme né progetti di norma nazionali, europei o internazionali.

Ringraziamo Roberto Scano per la segnalazione.

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile in consultazione pubblica fino al 5 luglio la prassi di Riferimento sulla pubblicità accessibile e il link al quale lo stesso documento è in formato accessibile.

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