Verso due importanti eventi internazionali sui diritti delle persone con disabilità

Nel giugno scorso il Forum Europeo sulla Disabilità, ha organizzato un incontro con i propri soci, volto a informare su due importanti eventi internazionali: il “G7 – Inclusione e Disabilità”, organizzato dall’Italia nell’àmbito della Presidenza italiana del G7, in programma per il prossimo mese di ottobre in Umbria, e il Vertice Globale sulla Disabilità (“Global Disability Summit”), che si terrà in Germania nell’aprile del 2025. Ne riferisce Giampiero Griffo, che ha partecipato all’incontro, tracciandone le conclusioni, in veste di presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo)

Elaborazione grafica con marchio disabili sul mondoIl 19 giugno scorso l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, ha organizzato un incontro interno per i propri soci, volto a informare su due importanti eventi internazionali: il G7 – Inclusione e Disabilità, organizzato dall’Italia nell’àmbito della Presidenza italiana del G7, in programma per il prossimo mese di ottobre in Umbria, e il Vertice Globale sulla Disabilità (Global Disability Summit), che si terrà in Germania nell’aprile del 2025.
Il programma dell’incontro (disponibile a questo link) prevedeva che i due Paesi organizzatori di tali eventi presentassero il quadro della situazione e i punti attuali della discussione. Per l’Italia sono intervenute Maja Barbara Miernik e Vanessa Terzo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana, in rappresentanza della Segretaria Tecnica delle Politiche in favore delle Persone con Disabilità, che hanno illustrato il percorso finora svolto.
In tal senso, nel mese di marzo di quest’anno sono stati invitati rappresentanti dell’EDF e dell’IDA, l’Alleanza Internazionale sulla Disabilità, a partecipare a quattro incontri seminariali su otto diversi temi (Inclusione come priorità nelle agende politiche di tutti i Paesi; Accessibilità Universale; Vita autonoma e indipendente; Miglioramento dei talenti e dell’inclusione lavorativa; Promozione delle nuove tecnologie; Dimensione della vita sportiva e ricreativa; Dignità della vita e dimensione dei servizi; Prevenzione e gestione delle situazioni di emergenza e post-emergenza particolarmente in relazione alle crisi climatiche), tenutisi dall’aprile al maggio di quest’anno. Attualmente un Gruppo di Lavoro Interministeriale sta elaborando un documento di base che dovrà essere pronto proprio per questi giorni, documento che verrà poi sottoposto alla discussione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità ed altri attori della società civile.

Il G7 – Inclusione e Disabilità si svolgerà, come detto, in Umbria ed esattamente dal 14 al 16 ottobre ad Assisi. Nella giornata del 14 è prevista la partecipazione della società civile, anche se quella in presenza sarà limitata, dato il ristretto numero di posti della sala dell’incontro. Gli altri incontri, invece, saranno aperti solo alle delegazioni dei governi.
Gli elementi critici dell’illustrazione presentata dalle rappresentanti italiane all’evento promosso dall’EDF sono emersi dalle domande dei presenti: è stato evidenziato, ad esempio, il mancato coinvolgimento delle Associazioni italiane nel processo decisionale della Carta di Solignano, così come si chiamerà il documento conclusivo di Assisi. Infatti, non sono state coinvolte le Organizzazioni Non Governative che lavorano nella cooperazione internazionale e in primis il Consiglio della Cooperazione presso l’AICS, l’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo, la stessa Agenzia che vanta nel campo della disabilità delle linee guida ritenute tra le migliori al mondo, nonché le Associazioni più rappresentative delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Il coinvolgimento dell’Osservatorio Nazionale rischierà di essere un atto formale, visto che il nuovo Osservatorio non ha più previsto il Gruppo di Lavoro sulla cooperazione internazionale.
Alla domanda, inoltre, se questa iniziativa preluda ad un aumento dei fondi per la cooperazione internazionale, fermi nel 2021 allo 0,3% del Prodotto Interno Lordo, a differenza degli standard internazionali che prevedono lo 0,7% di impegno finanziario, non è stata data risposta. Un’audizione parlamentare dell’AICS ha fatto emergere che dai fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo, sono stati stornati 2 miliardi per il cosiddetto “Piano Mattei”, iniziativa molto lontana dagli approcci della cooperazione italiana degli ultimi anni, e un miliardo per combattere gli effetti del cambiamento climatico, probabilmente solo in Italia.

Altra domanda sottoposta alla delegazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riguardato il tema delle donne con disabilità, non citato negli argomenti che dovranno essere approfonditi. L’Italia, infatti, è stata fortemente criticata nel rapporto sul nostro Paese del GREVIO, l’organo indipendente preposto a verificare l’attuazione della Convenzione di Istanbul, ovvero la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (ratificata dall’Italia con la Legge 77/13), e anche in questo caso nell’Osservatorio Nazionale non è stato previsto un apposito Gruppo di Lavoro (nei precedenti Programmi d’Azione per i diritti e l’integrazione delle persone con disabilità il tema era stato pochissimo sviluppato), considerandolo marginale e nominando presso il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità un Gruppo di Lavoro solo sulla violenza di genere.
Su questo la delegazione del governo italiano ha assicurato che il tema sarà trattato in forma di mainstreaming [inserito in tutte le diverse questioni di trattazione, N.d.R.].

Dal canto suo, il rappresentante del Ministero federale tedesco della Cooperazione Economica e dello Sviluppo, Alexander Görsdorf, ha ricordato che il Vertice Globale sulla Disabilità degli inizi di aprile del 2025 sarà il terzo incontro internazionale di questo tipo, organizzato dalla Germania e dalla Giordania a Berlino, insieme all’IDA.
Il summit coinvolgerà Stati e Società Civile, per delineare una serie di impegni internazionali volti a sostenere i diritti delle persone con disabilità. Per maggiori dettagli, visto che l’organizzazione non è ancora definita, si possono consultare i siti web a questo e a questo link.

A tracciare le conclusioni dell’incontro è stato chi scrive [Giampiero Griffo, N.d.R.], in veste di presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), ricordando i dati essenziali della condizione delle persone con disabilità nel mondo:
° Sono soggetti ad un forte stigma sociale negativo.
° Sono il 20% dei più poveri del mondo.
° Il 90% dei bambini, specialmente le bambine, non ha accesso ad una educazione formale.
° L’80% è disoccupato.
° Incontrano forti ostacoli e barriere per avere accesso ai servizi sanitari.
° I servizi pubblici e aperti al pubblico sono spesso inaccessibili (trasporti, edifici pubblici, Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione ecc.).
° Non sono protetti in situazioni di emergenze e aiuti umanitari.
° Vivono una forte esclusione sociale e pratiche di istituzionalizzazione e segregazione.
° Sono una popolazione ignorata nelle politiche generali.

La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 hanno introdotto dei cambiamenti importanti, riconoscendo i diritti umani e le libertà fondamentali alle persone con disabilità, disabilitate dalla società, e sottolineando il mainstreaming dei diritti di queste persone in tutte le politiche. In tal senso, gli impegni indicati nelle conclusioni che vengono chiesti alla comunità internazionale sono:
° Il pieno coinvolgimento delle organizzazioni di persone con disabilità, anche nei Paesi Membri del G7, nelle discussioni della citata Carta di Solfagnano e dei documenti del Vertice Globale sulla Disabilità.
° Assumere azioni concrete nell’attuale agenda internazionale, ad esempio garantendo l’accessibilità nella ricostruzione dell’Ucraina.
° Valorizzare le Linee Guida delle Agenzie Nazionali sullo Sviluppo dei Paesi Membri del G7.
° Accrescere i fondi destinati alla cooperazione internazionale fino a raggiungere lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo.
° Il mainstreaming dei diritti delle persone con disabilità in tutti fondi indirizzati alla cooperazione internazionale e alle politiche destinate a tutta la popolazione.

L’articolo 4 comma 3 della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità ribadisce che le persone con disabilità e le loro Associazioni devono essere coinvolte nelle decisioni che le riguardano. Oggi, del resto, le competenze del movimento sui diritti delle persone con disabilità sono cresciute in tutti gli àmbiti politici e tecnici. Non siamo più, dunque, oggetto di decisioni prese da altri, ma quando partecipiamo in maniera competente, produciamo innovazione.
Niente su di Noi senza di Noi!

Presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo).

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