Un’esperienza formativa a contatto con lo sport e la natura

Forte della propria esperienza ultraventennale nella promozione del canottaggio per tutti, la storica Società Canottieri Armida di Torino ha proposto a studenti e studentesse con disabilità delle scuole secondarie di secondo grado l’opportunità di vivere un’esperienza formativa a contatto con lo sport e con la natura: è consistito in questo il progetto “PREMIO” (acronimo che sta per “Percorso a Remi: attraverso il Movimento e l’Integrazione per l’Orientamento”), iniziativa di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, già Alternanza Scuola-Lavoro)

"Rowing for Paris - Paralympic Games 2024” (foto di Giacomo Matteucci)

Un’immagine della manifestazione remiera torinese “Rowing for Paris – Paralympic Games 2024”, organizzata dalla Società Canottieri Armida (foto di Giacomo Matteucci)

Forte della propria esperienza ultraventennale nella promozione del canottaggio per tutti, la storica Società Canottieri Armida di Torino ha proposto a studenti e studentesse con disabilità delle scuole secondarie di secondo grado l’opportunità di vivere un’esperienza formativa a contatto con lo sport e con la natura: è consistito in questo il progetto PREMIO (acronimo che sta per “Percorso a Remi: attraverso il Movimento e l’Integrazione per l’Orientamento”), iniziativa di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, già Alternanza Scuola-Lavoro), promossa in collaborazione con la Società ANPAL Servizi, coinvolgendo inoltre la Società Canottieri Esperia e gli Istituti di Istruzione Superiore torinese Curie-Levi, Curie-Vittorini, Copernico-Luxemburg e Cattaneo.

Tre ragazzi con disabilità, dunque, hanno partecipato allo svolgimento di varie attività, dall’apprendere la tecnica di voga e l’utilizzo delle barche, all’imparare tecniche natatorie e di sicurezza in ambiente acquatico; dalla formazione su aree fluviali e perifluviali, alla condivisione di buone prassi e della storia ecologica fluviale; dal riconoscimento del territorio della collina torinese e dei parchi affini, all’acquisizione di competenze trasversali e di orientamento. «La metodologia utilizzata – spiegano da Armida – ha riguardato un periodo di introduzione sulla pratica del canottaggio e una formazione specifica sulle aree fluviali e perifluviali, approfondendo gli aspetti legati alla flora, alla fauna, alla legislazione, alle buone prassi e alla storia ecologica fluviale; il tutto anche grazie al coinvolgimento di famiglie, figure educative e terapisti».

«Gli obiettivi – aggiungono dall’organizzazione torinese – sono stati diversi: privilegiare la convivenza con l’ambiente naturale, incoraggiando l’educazione ambientale attraverso il rispetto, la consapevolezza e la relazione responsabile con esso; promuovere l’autonomia e l’autostima della persona, considerando le individualità e i bisogni specifici; rafforzare il senso di comunità e di sicurezza, per stimolare la fiducia nelle proprie risorse, nell’ambiente e negli altri; promuovere stili di vita sani attraverso l’attività fisica; offrire occasioni di fare movimento codificato; esplorare il territorio del fiume e della collina circostante; favorire l’apprendimento delle attività sportive legate all’ambiente (canottaggio, corsa e camminata sportiva esplorativa) e anche lo scambio di esperienze e valori sportivi tra giovani e atleti».

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Canottieri Armida (Marco Berton), stampa.canottieriarmida@gmail.com.

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