Come avevamo segnalato in maggio, venticinque (ma in realtà ventotto) Associazioni nazionali e lombarde, componenti del Coordinamento Comitato Caregiver Familiari “B1 B2 affondate”, erano ricorse al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), impugnando le Delibere della Regione Lombardia n. 1669 del 28 dicembre 2023 e la più recente Delibera n. 2033 del 18 marzo 2024, che «prevedevano – come si era letto in una nota diffusa dal Comitato – il taglio dei contributi ai caregiver familiari».
Quel ricorso, come informano ora sempre dal Comitato, ha già prodotto un primo risultato concreto, se è vero che la Regione Lombardia, con la Delibera n. 2423 del 31 maggio, ha autorizzato le ATS (Agenzie di Tutela della Salute) a utilizzare le «risorse relative ad assegnazioni di anni precedenti non ancora impegnate e disponibili nei bilanci», per fissare al 31 luglio 2024, anziché al 31 maggio, «la rimodulazione (o meglio i tagli) prevista almeno per la “misura B1” destinata alle persone con disabilità gravissime».
Tuttavia, secondo il Comitato, permangono diverse criticità, ossia che «l’intervento non è strutturale, ma risolve esclusivamente l’annualità in corso», che «l’ampliamento dei LEPS [Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, N.d.R.], promesso a fronte dei tagli alle misure B1 e B2, come era facile immaginare, rimane solo a parole» e che «la misura B2, destinata a persone con grave disabilità, ha subito un taglio del 75% rispetto all’anno scorso, con punte che arrivano all’87%». Alla luce di tali considerazioni, dunque, le Associazioni proseguiranno con la propria azione. (S.B.)
A questo link è disponibile il testo integrale del comunicato diffuso dal Coordinamento Comitato Caregiver Familiari “B1 B2 affondate”. Per altre informazioni: associazione@nessuno-escluso.it.
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