Per una comunicazione sulla disabilità più corretta, innovativa e moderna

Migliorare la percezione generale su queste tematiche così centrali, superando l’ancora troppo frequente approccio pietistico e strumentalizzante e far progredire il linguaggio e la comunicazione verso una modalità più corretta, innovativa e moderna: è l’obiettivo del “Premio Giornalistico Paolo Osiride Ferrero” ideato dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà) e dedicato a colui che ne fu per vent’anni il presidente. La seconda edizione dell’iniziativa ha vissuto nel giugno scorso la propria cerimonia conclusiva
Paolo Osiride Ferrero
Paolo Osiride Ferrero, che fu per vent’anni presidente della CPD di Torino, ideatrice del premio giornalistico a lui dedicato

Antonio Mira, per l’articolo Cercarla anche se non è facile, pubblicato dal bimestrale «La Via Libera» (n. 23 del 2023); Laura Berti e Lidia Scognamiglio, per un servizio andato in onda il 25 dicembre 2023 su TG2 Medicina 33; Elena Magagnoli, per l’articolo UE: le donne con disabilità sono vittime di sterilizzazione forzata, pubblicato da «La Svolta» il 7 dicembre 2023: sono stati loro i vincitori della seconda edizione del Premio Giornalistico Paolo Osiride Ferrero, rispettivamente nelle categorie Carta stampata, Radio e TV, Web e Social. Un premio speciale, inoltre, è andato al LAD (Liceo Artistico del Design di Torino), per la comunicazione visual dello stesso Premio Osiride Ferrero.

Iniziativa da noi già ampiamente presentata a suo tempo, il Premio Giornalistico Paolo Osiride Ferrero è stato ideato dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), in memoria di colui che ne fu per oltre vent’anni il presidente, caratterizzandosi come un vero pilastro del mondo della disabilità e del volontariato torinese e non solo. Il tutto con la volontà di valorizzare chi all’interno del mondo dell’informazione in Italia si sia particolarmente distinto attraverso la propria attività giornalistica, autoriale o di creatore di contenuti nel sensibilizzare sui temi della disabilità e dell’inclusione sociale, utilizzando un approccio, un linguaggio e una trattazione originale degli argomenti in grado di far progredire realmente la società civile su questo versante così centrale.
Il concorso si è avvalso del sostegno e della partnership strategica della Fondazione CRT, oltreché della collaborazione con il Master in Giornalismo Giorgio Bocca dell’Università di Torino, delle Associazioni Angelo Burzi e Opes, della media partnership con l’Agenzia ANSA, oltreché del patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Ordine del Giornalisti del Piemonte.

Numerose le adesioni di questa seconda edizione, oltre 150, provenienti, oltreché dal Piemonte, da tutto il territorio nazionale, dal Trentino al Lazio fino alla Sicilia e alla Sardegna.
«I testi selezionati – sottolinea Fabrizio Vespa, giornalista e coordinatore del Premio – sono stati in grado, secondo la giuria, di accendere l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sul tema della disabilità e delle persone in difficoltà attraverso il racconto di storie originali, in una chiave esemplare oltreché di indagine o di denuncia. L’obiettivo finale è segnatamente quello di migliorare la percezione generale su queste tematiche così centrali, superando l’ancora troppo frequente approccio pietistico e strumentalizzante e far progredire il linguaggio e la comunicazione verso una modalità più corretta, innovativa e moderna».

Da ricordare che durante l’evento conclusivo, condotto dalla giornalista Carla Piro Mander, si è tenuto un talk sul tema Comunicazione e Disabilità cui hanno partecipato Luigi Contu, direttore dell’ANSA, Valentina Tomirotti, giornalista e attivista con disabilità, il giornalista Claudio Arrigoni, l’influencer Marco Andriano e il già citato Fabrizio Vespa. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabrizio Vespa (fabrizio.vespa@cpdconsulta.it).

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