Un premio a “Pesce Rosso”, che evidenzia la valenza inclusiva dello sport

La Fondazione di Fluidra – multinazionale spagnola leader nella produzione di tecnologie per piscine, SPA, parchi acquatici e fontane – indice annualmente un concorso che premia e finanzia progetti sociali significativi, quali, tra gli altri, attività che consentano a persone con disabilità fisiche o intellettive di accedere a impianti natatori per terapie o lezioni di nuoto. Tra i premi di quest’anno, uno è andato al “Pesce Rosso”, cortometraggio di Daniele Frontoni, che invita a riflettere sul fatto che ogni sport, quelli acquatici compresi, debba essere praticato in ambienti inclusivi e solidali

"Pesce Rosso" di Daniele Frontoni

Un frame del cortometraggio “Pesce Rosso” di Daniele Frontoni

Annualmente i dipendenti di Fluidra – multinazionale spagnola leader nella produzione di tecnologie per piscine, SPA, parchi acquatici e fontane – partecipano a un concorso organizzato dalla Fondazione di Fluidra (Fundació Fluidra), che mira a identificare e finanziare progetti sociali significativi, quali attività che consentano a persone con disabilità fisiche o intellettive di accedere a impianti natatori per terapie o lezioni di nuoto, facilitare la costruzione di piscine in zone economicamente svantaggiate, o supportare persone bisognose e associazioni verso nuove opportunità legate al mondo acquatico.
Tra i premi assegnati quest’anno, uno è arrivato anche in Italia ed esattamente al progetto Pesce Rosso, cortometraggio di Daniele Frontoni, prodotto da PMR Studio, che affronta in parallelo i temi dello sport e della disabilità, invitando a riflettere sul fatto che tutti gli sport, compresi quelli acquatici, debbano essere praticati in ambienti inclusivi e solidali.

«Con questo corto – ha spiegato Frontoni – abbiamo scelto di affrontare il tema delle seconde occasioni attraverso un macrotema a cui tengo molto, quello di “sport e disabilità”, che ha intrinseco il concetto stesso di rigenerazione e di nuova vita dopo qualcosa che ci ha travolti e inesorabilmente cambiati. Ed è un po’ quello che succede ogni volta che ci tuffiamo in mare o in piscina. L’acqua ha un effetto rigenerante per il corpo, ma soprattutto per l’anima. Quando si torna in superficie, è come se si ricominciasse a vivere. E per tutto questo sono grato a Fluidra per aver sostenuto il nostro progetto».

Attraverso il riconoscimento e il sostegno a Pesce Rosso, dunque, la Fondazione di Fluidra ha voluto ribadire quanto l’inclusione sportiva delle persone con disabilità non sia solo una questione di equità, ma rappresenti un’opportunità di arricchimento per tutta la società. «Le storie di successo degli atleti paralimpici e di altri sportivi con disabilità – viene sottolineato infatti – sono potenti testimonianze della forza e del potenziale umano: storie che non solo sfidano gli stereotipi, ma ci ricordano che lo sport è davvero per tutti e tutte». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Ilaria Pacini (ilaria@54words.net).

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