Tra il tennis e la vita, hanno vinto la loro sfida sul palco e fatto divertire

di Cesarina Olivan*
«Ragionare su concetti astratti è per la disabilità cognitiva grave e medio grave una sfida importante, una grande difficoltà che se superata migliora l’autostima. Le persone della nostra compagnia non solo hanno vinto la loro sfida, ma hanno fatto divertire il pubblico»: a dirlo è Cesarina Olivan, presidente dell’Associazione Nuove Frontiere di Ladispoli (Roma), la cui compagnia teatrale integrata, fatta di giovani persone con disabilità, ha portato in scena, al termine del sesto anno di laboratorio, lo spettacolo “La partita”, incentrato sul tennis come metafora della vita

Come avevamo segnalato nei giorni scorsi, il sesto anno di laboratorio teatrale dell’Associazione Nuove Frontiere di Ladispoli (Roma), che ha per protagonista un gruppo di giovani persone con disabilità, ha portato alla rappresentazione dello spettacolo La partita, incentrato sul tennis come metafora della vita e andato in scena in Piazza Rossellini a Ladispoli. A raccontare com’è andata è Cesarina Olivan, presidente di Nuove Frontiere.

"La partita", Associazione Nuove Frontiere, luglio 2024
Foto di gruppo per la compagnia di Nuove Frontiere, dopo la rappresentazione dello spettacolo “La partita”

È stata una serata emozionante, divertente e istruttiva, come solo la Compagnia Integrata della nostra Associazione sa regalare.
Quest’anno la compagnia, capeggiata dalle creative e bravissime registe Silvia Degrandi e Stella Novari, coadiuvate da Rossella Agrestini e Francesco Donadio, sulla scia dei successi del tennis italiano, ha proposto lo spettacolo dal titolo La partita.
Ragionare su concetti astratti è per la disabilità cognitiva grave e medio grave una sfida importante, una grande difficoltà che se superata migliora l’autostima. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non solo hanno vinto la loro sfida, ma hanno fatto divertire il pubblico.
Novità assoluta è stata la lettura di liriche di autori vari, ad opera di alcune mamme, che ha portato la poesia e i suoi immensi confini ad arricchire il messaggio di fratellanza e inclusione che i nostri figli con il loro sorriso, il loro corpo, la loro anima grande, ci propongono ogni giorno.

Ringraziamo il Comune di Ladispoli per aver permesso questo spettacolo nella piazza centrale della città e l’assessore comunale al Turismo Marco Porro. Ringraziamo poi Daniele Stavolo, presidente della FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ci ha onorato della sua presenza, nonché Attilio Consorti e Luigi Cicillini per il bellissimo servizio fotografico. E ringraziamo soprattutto chi ogni volta viene a vedere gli spettacoli dei nostri figli, frutto di un anno di lavoro intenso e laborioso.

Ovviamente l’appuntamento è per il prossimo anno con un’altra esilarante serata. Continuate a seguirci e venite a conoscere la nostra struttura operativa di Via delle Viole a Ladispoli, fucina di creatività e attenta ricerca per migliorare e valorizzare davvero le diverse disabilità di chiunque, nessuno escluso. Noi ci proviamo e sempre proveremo a lottare e a lavorare per un “Dopo di Noi” che inizia “Durante” e lo facciamo ogni giorno con serietà, pazienza e laboriosità.

Presidente dell’Associazione Nuove Frontiere di Ladispoli (Roma).

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