Un nuovo strumento per promuovere l’inclusione sociale e le pari opportunità di adolescenti e giovani con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) attraverso lo sport: si chiama semplicemente DSA e Sport ed è una piattaforma e-learning, sviluppata nell’àmbito del progetto Erasmus+ Sport SASLED (Sports Activities for people with Specific Learning Disorders), per formare e sensibilizzare educatori, insegnanti, istruttori e volontari sportivi su queste neurodivergenze, al fine di rendere le attività sportive più funzionali agli stili di apprendimento delle persone con dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia.
«Il percorso online – spiegano dall’AID (Associazione Italiana Dislessia) – si propone di evidenziare l’importanza dell’esercizio fisico nel migliorare le capacità cognitive, quali le funzioni esecutive (attenzione, concentrazione, pianificazione, memoria di lavoro, autocontrollo), nel promuovere l’autostima, contribuendo alla realizzazione individuale e quindi allo sviluppo di relazioni sociali. Formando gli operatori sportivi l’obiettivo generale del progetto è quello di aumentare il numero di persone con DSA che praticano sport e permettere a questi giovani di essere immersi in un ambiente inclusivo e rispettoso delle loro difficoltà specifiche».
Il corso online e le annesse linee guida DSA, sport ed attività fisica rappresentano la fase conclusiva di un progetto europeo che ha come capofila l’Associazione Sportiva Dilettantistica Running Matera, affiancata dalla stessa AID e da altri cinque partner, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Sport Club Basilicata, l’Asociata Bucuresti Pentru Copii Dislexici (Romania), Dyslexia Association of Ireland (Irlanda), European Dyslexia Association (Belgio) e l’UCAM (Universidad Católica de Murcia) (Spagna).
Il percorso formativo, completamente gratuito, si svolge, come detto, su una piattaforma e-learning dedicata, è strutturato in cinque moduli con dodici videolezioni e materiali di approfondimento scaricabili che affrontano varie tematiche: dalla comprensione dei DSA all’importanza dell’attività fisica nello sviluppo; dalle strategie per l’inclusione sociale attraverso lo sport, fino alla presentazione di casi di studio ed esperienze personali. Nei prossimi mesi, inoltre, la piattaforma si arricchirà di ulteriori contenuti e video prodotti dai partner del progetto.
La formazione, va detto, è in modalità asincrona: ogni partecipante potrà cioè visionare le videolezioni e studiare i materiali presenti in piattaforma senza vincoli di orario, in base alle proprie esigenze.
Le videolezioni del percorso formativo sono in lingua inglese, ma è possibile attivare i sottotitoli in qualsiasi lingua tramite la funzionalità di YouTube.
Per partecipare è richiesta la registrazione alla piattaforma, tramite questo link. Al termine delle lezioni e dopo avere superato i questionari di valutazione, sarà possibile scaricare un attestato di partecipazione.
«Con questi due strumenti didattici – sottolinea Emanuele Vizziello, project manager di ASD Running Matera -, il corso online e le linee guida, potremo formare in tutta Europa migliaia di educatori, insegnanti, istruttori e volontari sportivi che diventeranno “operatori sportivi formati sui DSA”, capaci quindi di mettere ogni giovane nelle condizioni migliori per svolgere attività sportiva con successo, superando le difficoltà personali attraverso la maggior conoscenza sul tema e favorendo un maggior benessere. La formazione è infatti il modo migliore per incentivare la partecipazione di ragazzi e ragazze con DSA alle attività sportive: si tratta del primo progetto di questo genere a livello europeo, frutto di una sinergia tra organizzazioni che si occupano di disturbi specifici dell’apprendimento, sport e formazione». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Alessandro Fiesoli (afiesoli@aiditalia.org).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.