Una nuova impresa a remi sul Danubio per vogatori con e senza disabilità

Il Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma ha organizzato la nuova regata inclusiva denominata “Discesa a remi del Danubio da Schlögen a Vienna”, sesta edizione di un’iniziativa che si terrà dal 25 luglio al 1° agosto, articolandosi su sei tappe, per un tratto lungo 254 chilometri, da percorrere vogando. Vi parteciperanno atlete e atleti Master del Circolo Canottieri 3 Ponti, ma anche atlete e atleti con disabilità italiani, austriaci e tedeschi, con i rispettivi accompagnatori, e con il supporto dei tecnici dello staff. Il tutto con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale
Regata sul Danubio 2023
Foto di gruppo per l’edizione del 2023 della regata sul Danubio

Il Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, Associazione affiliata alla FIC (Federazione Italiana Canottaggio), ha organizzato la nuova regata inclusiva denominata Discesa a remi del Danubio da Schlögen a Vienna, iniziativa che si svolgerà dal 25 luglio al 1° agosto e si snoderà su sei tappe, per un tratto lungo 254 chilometri, da percorrere vogando.
All’evento parteciperanno le atlete e gli atleti Master del Circolo Canottieri 3 Ponti, ma anche atlete e atleti con disabilità italiani, austriaci e tedeschi, con i rispettivi accompagnatori, e con il supporto dei tecnici dello staff. La pregevole iniziativa ha ottenuto il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale.

Si tratta di una vera e propria impresa già nota al mondo del canottaggio, che in questo 2024 arriva alla sesta edizione [si legga su queste pagine la nostra presentazione dell’edizione 2023, N.d.R.], e che coinvolgerà quattro equipaggi in barche da 8 con (imbarcazioni con otto atleti a bordo, più un timoniere). Di tali equipaggi, come accennato, faranno parte anche atlete e atleti con disabilità provenienti da più Paesi rispetto alle edizioni precedenti.

Alessandra Taccone, la nuova presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, ha sposato con entusiasmo e generosità il progetto di Riccardo Dezi e Giulia Benigni, tecnici federali di canottaggio di lunga esperienza e vertici del Circolo Canottieri 3 Ponti. Già Emmanuele Francesco Maria Emanuele, precedente presidente, nonché fondatore della Fondazione, credette nell’iniziativa e la sostenne sin dagli esordi, rendendo di fatto possibile una manifestazione sportiva che si connota per la complessità dell’organizzazione che la peculiarità degli equipaggi impone. Un lavoro di squadra teso al superamento dei limiti, come vuole la pratica sportiva, e come suggerisce la pratica inclusiva di condividere gli allenamenti in acqua e a terra, per presentarsi uniti alla manifestazione.
«Il canottaggio, in particolare, mettendo fisicamente tutti e tutte sulla stessa barca, al di là delle differenze fisiche e dei limiti di qualcuno, rende di fatto quelle differenze e quei limiti giocoforza superabili, nell’accettazione e nel sostegno reciproco ricercato assieme», si legge nel comunicato diffuso dal Circolo Canottieri 3 Ponti.

Oltre ai già citati Dezi e Benigni, parteciperanno alla sesta edizione della Discesa, come membri dello staff, anche Antonio Schettino e Catalin Blaj, mentre tra gli atleti e le atlete con disabilità che andranno ad affiancare la compagine Master del Circolo Canottieri 3 Ponti, figurano Nathalie Podda e Gerarld Zinier con i loro accompagnatori provenienti dal Donauhort Ruderverein di Vienna, Ramona Gelber dalla Germania, Marco Carapacchio e Daniela De Blasis, timoniera, dal Pararowing del circolo romano.
Come accennato, le tappe della regata saranno sei: la partenza è prevista il 25 luglio da Schlögen, quindi verranno toccati i traguardi di Linz, Grein, Melk, Dürnstein, Tullin, con arrivo a Vienna il 31 luglio. (Simona Lancioni)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Diana Daneluz (dianadaneluz410@gmail.com).
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcune modifiche dovute al diverso contenitore, per gentile concessione.

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