Avendo partecipato al bando dell’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI) denominato Attività di educazione e riabilitazione visiva domiciliare attraverso tecnologie digitali, l’UICI di Enna (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) ha condotto un intervento sperimentale di riabilitazione visiva, dal 10 giugno al 3 luglio, che ha coinvolto due propri Soci – una donna di 86 anni e un uomo di 73, affetti da emianopsia, disturbo che compromette la metà del campo visivo – avvalendosi dell’utilizzo di un dispositivo medico innovativo per la riabilitazione neurovisiva in telemedicina, noleggiato per l’occasione.
Si tratta di AvDesk, che sfrutta la plasticità cerebrale per stimolare le strutture subcorticali intatte, riattivando i neuroni multisensoriali attraverso un allenamento cognitivo. Vengono infatti erogati stimoli visivi e sonori, programmati secondo sequenze e frequenze temporali determinate da una terapia personalizzata.
Attraverso il training con il dispositivo AvDesk, l’ortottista lavora in telemedicina grazie a un software di Face Tracking operante attraverso l’intelligenza artificiale, che guida e monitora il paziente, permettendogli di mantenere sia il livello attentivo sia la corretta posizione per garantire l’efficacia dell’intervento.
Il progetto ha avuto una durata di 30 ore complessive e ha visto impegnate l’ortottista dell’UICI di Enna, dottoressa Alessia Di Simone, per 24 ore (12 per ogni Socio) e l’educatrice con competenze nella riabilitazione e in attività di ausilioteca della stessa UICI di Enna, dottoressa Adriana Marta Zocco, per 6 ore (3 ore per ogni Socio).
Prima di avviare le attività, è stata effettuata una valutazione iniziale del livello di partenza del soggetto, a cominciare dalle capacità attentive. Sono stati somministrati quindi i seguenti test: campo visivo monoculare e binoculare, velocità di lettura, valutazione pre- e post-training.
Il training con AvDesk ha previsto dieci sedute giornaliere di 20 minuti circa per ciascun Socio. Le alterazioni del campo visivo di entrambe le persone coinvolte hanno comportato una serie di problematiche sia visive che comportamentali, andando ad incidere in maniera significativa sulla qualità della loro vita quotidiana. In particolare c’erano difficoltà nel trovare e nell’afferrare gli oggetti, nell’identificare gli ostacoli, nel salire o nello scendere le scale, nella letto-scrittura che risultava lenta e discontinua nella progressione lungo il rigo e nel riprendere dal capoverso.
I risultati attesi sono stati i seguenti: miglioramento della velocità di lettura, miglioramento della capacità di vedere alcuni oggetti, miglioramento nella capacità di muoversi in ambienti esterni. E quanto ottenuto è stato davvero incoraggiante: il trattamento, infatti, basato su una riabilitazione di tipo compensativo, ha portato ad un netto miglioramento delle capacità di esplorazione all’interno dell’emicampo cieco, rendendo più alta la percentuale di risposta su tutto il campo visivo. Si è programmato quindi di ripetere gli esami fra tre mesi, per valutare l’opportunità di intraprendere una nuova sessione riabilitativa tramite lo strumento AvDesk.