Un contesto differente da quello abituale

«In un contesto differente da quello in cui ciascuno è abituato a vivere, educatori e giovani con disabilità hanno potuto conoscere altri lati di ognuno, che difficilmente emergono nelle attività quotidiane cremasche. I ragazzi hanno fatto gruppo e sperimentato nuove occasioni di socializzazione: il ricordo di questi giorni li accompagnerà per tanti mesi»: così, dalla Fondazione Alba dell’ANFFAS di Crema, raccontano la vacanza a Bellaria-Igea Marina (Rimini), che tra persone con disabilità, operatori, volontari e familiari degli educatori, ha coinvolto oltre cento partecipanti

Fondazione Alba dell'ANFFAS di Crema

Tempo di bagni in mare per le persone della Fondazione Alba dell’ANFFAS di Crema

Da più di vent’anni la meta estiva della Fondazione Alba dell’ANFFAS di Crema (Cremona) (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) è Bellaria-Igea Marina (Rimini), presso la Casa per Ferie San Bassiano di proprietà della Diocesi di Lodi.
«Quest’anno – spiegano dalla Fondazione Alba -, tra persone con disabilità dei Centri ANFFAS (dagli adolescenti del progetto Zoom ai frequentatori dei centri diurni, fino ai ragazzi della comunità alloggio e degli appartamenti della vita indipendente), operatori, volontari e familiari (soprattutto bambini) degli educatori, le presenze sono state ben 104!».

«Per tutti noi – sottolinea Daniela Martinenghi, presidente dell’ANFFAS di Crema, presente a Bellaria-Igea Marina insieme al direttore dell’Associazione Andrea Venturini – è sempre un’esperienza unica di vita e di crescita, per la quale dobbiamo ringraziare i nostri amici e anche gli operatori che vengono con i figli. Le famiglie dei nostri ragazzi si affidano a noi della Fondazione Alba e siamo molto felici per questo. Non è sempre così scontato. Per qualcuno si tratta dell’unica opportunità per vivere una vacanza lontano dai genitori, dove sperimentare un po’ di “libertà” e noi cerchiamo nel frattempo di favorire la loro indipendenza».

La vacanza, dunque, si è conclusa, tra bagni e tuffi in mare, cene, giochi, passeggiate, musica cantata e ballata e tanti momenti di amicizia. «E in un contesto differente da quello in cui ciascuno è abituato a vivere – concludono dalla Fondazione Alba -, educatori e giovani con disabilità hanno potuto conoscere altri lati di ognuno, che difficilmente emergono nelle attività quotidiane cremasche. I ragazzi hanno fatto gruppo e sperimentato nuove occasioni di socializzazione: il ricordo di questi giorni speciali li accompagnerà per tanti mesi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: comunicazione@fondazionealba.it (Luca Guerini).

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