«Non corretto utilizzo della terminologia, non rilevante incidenza economica sul Comune relativamente alle ore di assistenza, determinazione del Fondo Comunale per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, incremento del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, giurisprudenza della Corte Costituzionale, corretta interpretazione della “proposta” del GLO [Gruppo di Lavoro Operativo sull’Inclusione, N.d.R.], richiamo inappropriato allo strumento dell’accomodamento ragionevole»: sono i punti che l’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) evidenzia in un documento di posizionamento, sottoscritto dal proprio presidente nazionale Roberto Speziale e redatto con la collaborazione del Centro Studi Giuridici e Sociali dell’Associazione, a proposito della recente Sentenza del Consiglio di Stato 7089/24 che tanto ha fatto discutere anche sulle nostre pagine (si veda a fianco l’elenco degli Articoli correlati), a seguito della quale la stessa ANFFAS ha ritenuto necessario chiarire molteplici aspetti, per il pieno rispetto del diritto all’inclusione scolastica degli studenti e delle studentesse con disabilità di ogni ordine e grado.
A questo link è disponibile il testo integrale del documento, a quest’altro link un’ampia sintesi dello stesso.
«Si tratta di una Sentenza pericolosa – commenta Roberto Speziale – poiché se non approfondita può mettere a serio rischio i diritti degli studenti e delle studentesse con disabilità. Pensiamo infatti a cosa potrebbe succedere se gli Enti Locali si limitassero a verificare nei rispettivi capitoli di bilancio la presenza della necessaria capienza o meno delle risorse dedicate a garantire le figure di assistenza all’autonomia e alla comunicazione o altri sostegni e, in caso negativo, andassero a concedere solo le ore che il bilancio consente di coprire: se la voce di bilancio fosse vicina o pari a zero, senza neppure giustificarne l’incapienza, quel sostegno potrebbe essere tranquillamente negato, senza alcuna conseguenza per l’Ente stesso».
«La nostra priorità – aggiunge – sarà sempre il pieno rispetto del diritto allo studio di tutti gli studenti e le studentesse con disabilità, in ogni scuola di ogni ordine e grado: l’inclusione scolastica non può essere messa discussione, ma anzi deve essere costantemente promossa». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: comunicazione@anffas.net.
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