Trapianto e sport, patto per la vita

“Trapianto e sport, patto per la vita”: questo il titolo della conferenza scientifica che si è svolta in questa settimana, dedicata in Romagna alla Coppa Mondiale di Calcio per Trapiantati, con la partecipazione di oltre 180 persone trapiantate di cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e midollo osseo, provenienti da undici Paesi, un evento che intende anche promuovere il messaggio relativo al ruolo essenziale dello sport come terapia indispensabile sia per le persone che per gli organi trapiantati

Coppa del Mondo di calcio per trapiantati: l'Italia

La squadra dell’Italia, durante la cerimonia di apertura della Coppa del Mondo di calcio per trapiantati

In questa settimana a Pinarella di Cervia (Ravenna), più di 300 persone tra tecnici e atleti, oltre 180 calciatori trapiantati e decine di volontari, compreso lo staff medico, stanno dando vita alla prima edizione della Coppa Mondiale di Calcio per Trapiantati (Transplant Football World Cup), promossa dalla World Transplant Games Federation insieme all’AiCS (Associazione Italiana Cultura Sport) e al Ministro allo Sport, con il contributo del Dipartimento Sport e del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), in collaborazione con l’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto).
Undici le squadre partecipanti (Australia, Cile, Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Irlanda del Nord, Italia, Romania, Spagna, Stati Uniti), per un torneo di calcio a 7 giocato da persone trapiantate di cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e midollo osseo, uomini e donne di tutte le età. La squadra italiana, con i colori ANED, è formata da sedici giocatori, dai 16 ai 60 anni, tutti trapiantati per lo più di reni e midollo osseo, provenienti un po’ da tutta Italia. L’allenatore è Antony Tortomasi.

Il programma della settimana in Romagna, però, non ha previsto solo calcio, ma anche la conferenza scientifica dell’11 settembre a Milano Marittima, sul tema Trapianto e sport, patto per la vita, organizzata in collaborazione con il Centro di Riferimento Trapianti dell’Emilia Romagna, per mettere in evidenza il ruolo essenziale dello sport come terapia indispensabile sia per le persone che per gli organi trapiantati.

Da ricordare, in conclusione, che in linea con la conferenza e con lo stesso tema cardine di tutta la settimana tutti i calciatori presenti partecipano a uno studio di ricerca condotto dall’Università di Bologna, in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e le Associazioni organizzatrici, sui benefìci dello sport sulle persone che hanno subìto trapianti. (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Ufficio Stampa AiCS (Patrizia Cupo), patriziacupo@gmail.com.

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