Un’indagine conoscitiva predisposta da Alana Justo da Silva, studentessa all’Università di Pisa che sta completando il proprio corso di laurea da audioprotesista, si basa sulla conoscenza della tecnologia assistiva in àmbito di disabilità uditiva. «Lo studio – spiegano da Sulle ALI dell’Udito-Associazione Ligure Ipoudenti – si concentrerà sulla valutazione delle applicazioni sul territorio, sulla conoscenza che l’utenza ha di tecnologie quali i sistemi ad induzione magnetica e come gli audioprotesisti operano con le stesse».
Per raccogliere la maggiore quantità di dati possibili, è stato predisposto un questionario rigorosamente anonimo (disponibile a questo link), aperto a tutti e tutte, persone con e senza disabilità uditiva e la cui diffusione è sostenuta dalla stessa Associazione Ligure Ipoudenti, modo utile per comprendere quante sono le persone che conoscono e utilizzano la tecnologia assistiva, oltreché per suscitare interesse sull’argomento. (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il questionario di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni: assoligure.ipoudenti@libero.it.
Articoli Correlati
- Tecnologie e didattica inclusiva: essere padroni del proprio destino Ruota attorno a una proporzione («La tecnologia sta alla didattica come la tifloinformatica sta alla didattica inclusiva») questa ampia riflessione di Franco Lisi, che scrive tra l'altro: «Ci sarà integrazione…
- A Berlino, dove si parla di tecnologie assistive per la disabilità uditiva «Purtroppo - sottolinea Liliana Cardone, presidente di Sulle ALI dell’Udito-Associazione Ligure Ipoudenti - oggi in Italia c’è ancora una scarsa informazione sulle tecnologie assistive per le persone sorde ed ipoudenti.…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…