Il declassamento dell’uguaglianza nella nuova Commissione Europea

«Siamo indignati per questo “declassamento”, che giudichiamo come un vero e proprio “schiaffo in faccia” per milioni di persone, mettendo a rischio tutti i progressi che la Commissione ha fatto finora riguardo ai nostri diritti di persone con disabilità»: lo dichiara Yannis Vardakastanis, presidente del Forum Europeo sulla Disabilità, a proposito dell’assenza nella nuova Commissione Europea di un Commissario per l’Uguaglianza, tema ridotto a un portafoglio secondario. Sulla questione si esprime duramente anche l’EWL, la Lobby Europea delle Donne
Dentro un labirinto un omino ne sorregge un altro che scruta fuori dal labirinto stesso
Dov’è finita l’uguaglianza nella nuova Commissione Europea?

«Siamo estremamente sorpresi e delusi per il declassamento dell’“Uguaglianza”, ciò che rappresenta un passo indietro rispetto a tutti i risultati della precedente Commissione sull’Uguaglianza e costituisce un pericoloso precedente»: è dura la presa di posizione dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, sulla composizione della nuova Commissione Europea, nella quale spicca l’assenza di un Commissario per l’Uguaglianza, a differenza che nella precedente formazione di tale organismo, un tema ridotto a un portafoglio secondario affidato alla candidata belga Hadja Lahbib, che dovrà però occuparsi, si presume prioritariamente, anche della gestione e della preparazione alle crisi.
«È incredibile – dichiara Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF – che la nuova Commissione escluda un portafoglio autonomo sull’uguaglianza. Siamo indignati per questo “declassamento”, che giudichiamo come un vero e proprio “schiaffo in faccia” per milioni di persone, mettendo a rischio tutti i progressi che la Commissione ha fatto finora riguardo ai nostri diritti di persone con disabilità. Chiediamo dunque urgentemente ai membri del Parlamento Europeo di guidare l’azione nel ripristinare la posizione del Commissario per l’Uguaglianza come portafoglio autonomo».

Sulla questione si esprime anche l’EWL, la Lobby Europea delle Donne, ritenendo in una nota (disponibile integralmente a questo link) «inaccettabile che una questione così critica venga trattata in tal modo, mentre i diritti delle donne e l’uguaglianza subiscono battute d’arresto in tutta l’Unione Europea».
«Come possiamo aspettarci progressi reali e duraturi in materia di uguaglianza – aggiungono dall’EWL – se questa viene considerata solo come “un’altra riga” all’interno di un lungo elenco di priorità per un Commissario già oberato da altre questioni urgenti? La Commissione Europea deve mettere i mezzi necessari dietro i propri obiettivi proclamati e garantire l’integrazione della dimensione di genere in tutti i portafogli». (S.B.)

Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la collaborazione.

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