L’arte tattile e uno spettacolo proposti a Prato da Arcantarte

Dal 20 al 28 settembre l’ottava edizione della mostra tattile “Accarezza l’Arte”, nell’àmbito dell’omonimo progetto nato per dare la possibilità di conoscere le opere toccandole, e quindi, il 24 e il 25 settembre la rappresentazione dello spettacolo “Se una notte un cieco insonne”, con riferimento diretto a Italo Calvino: sono le due interessanti iniziative culturali proposte nei prossimi giorni a Prato dall’Associazione Arcantarte

Arcantarte, 20-28 settembre 2024Già da alcuni anni ci occupiamo del bel progetto Accarezza l’Arte, nato da un’idea dell’artista Antonella Nannicini, con la sua Associazione di Promozione Sociale Arcantarte e con il contributo dell’architetto Lulghennet Teklè, «per dare la possibilità di conoscere le opere toccandole, considerando che la scultura è l’espressione artistica che più di tutte beneficia del contatto fisico».
L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, prevede dunque la classica mostra tattile, in programma come sempre a Prato, presso Palazzo Vaj (Via Pugliesi, 26), che verrà inaugurata venerdì 20 settembre (ore 18) e resterà aperta fino al 28 settembre.
Per l’occasione, come informano da Arcantarte, «accanto ad artisti noti è stato rivolto un invito speciale alle Scuole d’Arte del territorio, per partecipare ad un concorso/ mostra con le opere di alcuni allievi».
L’esposizione si avvarrà del patrocinio del Comune, del Palazzo delle Professioni, dell’Ordine degli Architetti e dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Prato, oltreché del PIN (Polo Universitario Città di Prato).

Arcantarte, 24-25 settembre 2024Nei giorni successivi, poi, sempre Arcantarte proporrà a Prato un’altra iniziativa particolarmente interessante, vale a dire lo spettacolo Se una notte un cieco insonne di e con Francesco Casaburi, accompagnato dalla chitarra di Vito Palazzo, presso la Casa delle memorie di guerra per la pace (Piazza San Marco, 29), il tutto nella serata di martedì 24 settembre (ore 21) e nella mattinata di mercoledì 25 settembre (ore 10).
Di seguito un brano tratto dalla sinossi della rappresentazione: «Poco prima di morire, Italo Calvino rivelava il suo ultimo progetto rimasto purtroppo incompiuto: “Un libro che sto scrivendo parla dei cinque sensi, per dimostrare che l’uomo contemporaneo ne ha perso l’uso. Il mio problema scrivendo questo libro è che il mio olfatto non è molto sviluppato, manco d’attenzione auditiva, non sono un buongustaio, la mia sensibilità tattile è approssimativa, e sono miope”. E se a cento anni esatti dalla sua nascita qualcuno provasse a riprendere il filo? Qualcuno che oltre a essere totalmente cieco, i sensi li ha indagati anche per professione?». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento sulle due iniziative di cui si parla nel presente testo. Per ogni altra informazione: arcantarteaps@gmail.com.

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