Nell’allinearsi alla dura presa di posizione dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, di cui abbiamo riferito ieri sulle nostre pagine, rispetto alla presentazione della nuova Commissione Europea, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) sottolinea in una nota che «mentre in Italia stiamo lavorando in maniera trasversale per cercare di mettere al centro delle politiche nazionali i temi dell’uguaglianza, delle pari opportunità, dell’inclusione, assistiamo con sconcerto ad un significativo passo indietro da parte delle Istituzioni europee sui diritti delle persone con disabilità. La recente decisione, infatti, di far confluire il portafoglio “Uguaglianza” all’interno delle competenze della Commissaria Europea per la gestione delle crisi è un segnale preoccupante».
«Questa scelta – aggiungono dalla Federazione – rappresenta un pericoloso arretramento rispetto agli impegni assunti in precedenza dall’Unione Europea, che aveva posto l’uguaglianza al centro della propria agenda politica. Si tratta di un declassamento che invia un messaggio sbagliato, mettendo a rischio i risultati ottenuti a livello europeo in termini di equità e inclusione. Ma non solo: i temi del lavoro e del welfare diventano una sub delega della questione demografica, problema al quale servirà far fronte nei prossimi anni. Pensare però che la questione demografica si risolva nella generica formula “persone, competenze, preparazione” fa sorgere più di qualche dubbio. Se nello scorso mandato, dunque, il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali ha costituito un riferimento importante anche per le politiche del lavoro, ora sembra essere ridimensionato».
«Sollecitiamo dunque con forza i Parlamentari europei italiani – concludono dalla FISH – ad intervenire prontamente per ripristinare l’autonomia del portafoglio “Uguaglianza” all’interno della nuova Commissione, ribadendo l’importanza di mantenere un focus chiaro e determinato sui diritti delle persone con disabilità. E chiediamo un immediato intervento da parte del vicepresidente della Commissione, Raffaele Fitto, affinché si faccia carico di questa situazione e si impegni a garantire che i diritti delle persone con disabilità non siano marginalizzati».
«Queste decisioni – commenta Vincenzo Falabella, presidente della Federazione – rischiano di vanificare i progressi fatti finora sul fronte dell’inclusione e della tutela dei diritti delle persone con disabilità. Il movimento delle persone con disabilità in Italia e in tutta Europa non può tollerare un tale arretramento. È fondamentale infatti che l’uguaglianza rimanga una priorità nelle politiche dell’Unione Europea. Sono inoltre sconcertato e preoccupato per le deleghe e le denominazioni che vengono individuate per i nuovi Commissari, a partire dalla scomparsa della delega all’occupazione e agli affari sociali». (S.B.)
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