Quanto vale il futuro? Più Servizio Civile per investire nei giovani e nel bene comune!: si chiama così la campagna lanciata dalla CNESC (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile), dal CSEV (Coordinamento Spontaneo Enti e Volontari di Servizio Civile del Veneto), da CSVnet (Associazione dei Centri di Servizio per il Volontariato), dal Forum Nazionale Servizio Civile e dalla Rappresentanza Nazionale Volontari di Servizio Civile, per chiedere continuità nella stabilizzazione del Servizio Civile.
La campagna è stata presentata nell’ambito del Festival Nazionale del Servizio Civile, centrato sul tema La pace non si aspetta, si prepara!, in corso a Bologna.
«Questo Istituto della Repubblica finalizzato alla Difesa Civile non armata e nonviolenta della Patria – hanno dichiarato con preoccupazione i rappresentanti dei soggetti promotori – versa nuovamente in uno stato di incertezza e precarietà dopo un triennio positivo dovuto ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con le risorse attualmente stanziate, infatti, saranno 20.000 i giovani che potranno intraprendere questa esperienza nel 2024, appena 35.000 per il 2025 e 2026. Per questo, chiediamo almeno 280 milioni per il 2024 e risorse per gli anni successivi, che garantiscano annualmente l’avvio al servizio di almeno 60.000 giovani in Italia e 1.500 all’estero».
«Per questo – hanno aggiunto le organizzazioni – chiediamo al Governo di continuare a investire con decisione nel Servizio Civile, nei giovani e nel bene comune». (S.B.)
A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento sulla campagna. Per altre informazioni: Paola Scarsi (paolascarsi@gmail.com).