Istanza per l’adozione di urgenti misure di sostegno al settore dei servizi sanitari, socio sanitari ed assistenziali, nonché dei servizi sociali: è questo il tema di una nota inviata congiuntamente dall’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo) e dall’ANASTE (Associazione Nazionale Strutture Territoriali) (il testo integrale è disponibile a questo link), alla Presidenza del Consiglio , ai Ministeri della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali e per le Disabilità, alla Conferenza Permanente per i Rapporti tra Stato e Regioni, all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), al CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e, per conoscenza, alla Presidenza della Repubblica.
«L’istanza – spiegano dalle due organizzazioni – è finalizzata a richiedere l’adozione di improcrastinabili misure perequative e di sostegno ai settori sanitari, socio-sanitari, sociali ed assistenziali, avvertendo che, in assenza di interventi urgenti e mirati, la crisi economica del settore sanitario e socio-sanitario potrebbe diventare irreversibile, con il rischio di un’ulteriore riduzione della qualità e dell’accessibilità dei servizi, con gravi ripercussioni per la salute e il benessere di persone anziane, persone con disabilità e altre categorie fragili della popolazione».
Sono esattamente tre le richieste precise espresse da ANFFAS e ANASTE all’attenzione delle Istituzioni destinatarie della nota: innanzitutto «accertare, in sede di programmazione delle politiche economiche e di bilancio, la priorità, rispetto ad altri impegni di spesa dello Stato, delle necessità correlate ad un adeguato finanziamento dei servizi erogati dalle Strutture ed Enti rappresentati, attuativi dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria) e dei LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali; adottare i necessari provvedimenti normativi per destinare una quota del Fabbisogno Sanitario Nazionale all’incremento della dotazione del Fondo Nazionale delle Non Autosufficienze (ovvero reperire per il medesimo scopo nuove risorse), in misura almeno pari a 1,4 miliardi di euro su base annuale, salvo l’insorgere di ulteriori necessità, con espresso vincolo di utilizzare dette risorse per l’incremento degli attuali livelli tariffari e a garanzia, per il futuro, dell’adeguata remunerazione dei servizi erogati dalle Strutture e dagli Enti Accreditati, tenuto anche conto dell’incidenza del fenomeno inflattivo sui loro costi operativi e di gestione; di adottare, infine, i necessari provvedimenti normativi volti a contribuire alla copertura dei costi del rinnovo per il triennio in corso dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) del settore, in particolare del CCNL ANFFAS (recentemente rinnovato) e del CCNL ANASTE, in corso di rinnovo». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: comunicazione@anffas.net.
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