Non solo sport, ma anche una via per abbattere barriere e unire le persone

Il torball, ovvero quello che storicamente è stato il primo sport di squadra praticato a livello agonistico dalle persone con disabilità visiva, è stato al centro della giornata all’insegna dello sport, dell’inclusione e della solidarietà che ha coinciso a Napoli con il “Torneo Interregionale di Torball Campania 2024/2025”, presso la palestra dell’Istituto Paolo Colosimo, evento organizzato dalla FISPIC Campania (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi), insieme alla struttura ospitante

Torball, Napoli, settembre 2024

Uno degli incontri del torneo di torball a Napoli

Storicamente, come abbiamo scritto a suo tempo, si può dire che il torball sia stato il primo sport di squadra praticato a livello agonistico dalle persone con disabilità visiva. Si gioca lanciando rasoterra un pallone sonoro, su un campo delimitato da cordicelle tese munite di sonagli. Questo sistema consente di individuare con l’udito l’esatta posizione del pallone. Ciascuna delle due squadre in campo, composte rispettivamente da tre atleti, cerca di segnare una rete nella porta avversaria e di bloccare il pallone quando è diretto verso la propria porta. Per consentire le operazioni di gioco, il pubblico deve rimanere in silenzio.
Proprio questa disciplina è stata al centro della giornata all’insegna dello sport, dell’inclusione e della solidarietà che ha coinciso a Napoli con il Torneo Interregionale di Torball Campania 2024/2025, presso la palestra dell’Istituto Paolo Colosimo, evento organizzato da Sergio Di Donato, delegato regionale della FISPIC Campania (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi), insieme a Husam Rawashdeh, presidente del Gruppo Sportivo Dilettantistico Colosimo Napoli e direttore dei Servizi Socio-Educativi dell’Istituto Colosimo.

«L’evento – sottolinea Sergio Di Donato – ha rappresentato non solo una sfida sportiva di alto livello, ma anche un importante momento di riflessione e incontro. E la partecipazione di diverse personalità ha rafforzato il messaggio inclusivo della manifestazione».
Tra i presenti, dunque, da segnalare Rocco De Icco, presidente dell’Associazione Sportiva NOIVED Napoli, che ha voluto ricordare l’importanza degli allenamenti e della perseveranza nello sport; Giuseppe Fornaro, presidente della Real Vesuviana, insieme al tecnico Antonio Maione, i quali hanno comunicato la loro prossima apertura alla disciplina del torball, sottolineando il valore formativo dello sport di squadra.
Dal punto di vista strettamente agonistico, la vittoria del torneo è andata al Colosimo Napoli, che ha nettamente prevalso in finale sulla Nuova Realtà Campana di Avellino, dimostrando un’assoluta superiorità tecnica e atletica, grazie alle prestazioni del capocannoniere Antonio Di Pasquale, di Ramadan Balliu e di Sergio Sinigaglia, che hanno fatto capire di essere già in ottima forma per il prossimo avvio di campionato.
La competizione, va detto, ha visto la partecipazione di alcuni atleti considerati tra i migliori nel panorama nazionale e tra le squadre, da ricordare anche la presenza della Polisportiva UICI Nuova Latina che tuttavia, nonostante l’impegno, non è riuscita ad accedere alle fasi finali.
Dal canto suo, Domenico Napoletano, allenatore della Nazionale FISPIC di goalball, si è proposto in particolare di valutare l’impianto sportivo del Paolo Colosimo quale potenziale Centro Federale per gli allenamenti degli atleti, aprendo così nuove opportunità di potenziamento della disciplina.

«La giornata – segnala ancora Di Donato – ha avuto anche una dimensione istituzionale di rilievo, con la partecipazione di Giuseppantonio Vitale, vicepresidente della FISPIC e atleta di lungo corso, che ha ricordato come lo sport paralimpico possa fungere da ponte tra le differenze, in un periodo storico segnato da conflitti su larga scala. In questo contesto, il torneo di Napoli ha rappresentato molto più di una semplice competizione: è stato infatti un evento capace di trasmettere un forte messaggio di pace e coesione sociale. E ad impreziosire ulteriormente la giornata, anche l’intervento della judoka della NOIVED Napoli Matilde Lauria, reduce dalle Paralimpiadi di Parigi [se ne legga anche un nostro servizio pubblicato prima dei Giochi in Francia, N.d.R.] la cui testimonianza ha catturato l’attenzione di tutti i presenti, raccontando come lo sport possa trasformarsi in un potente strumento di crescita personale e inclusione sociale. Le sue parole, quindi, hanno risuonato come un forte invito a considerare lo sport non solo come competizione, ma come una via per abbattere barriere e unire le persone».

Detto infine della partecipazione anche di figure di rilievo delle Istituzioni locali, come il comandante dei Vigili Urbani Gaetano Vassallo, l’architetto Brigida Elena del Demanio e Patrimonio della Regione Campania e il funzionario regionale Gennaro Iannuzzi, cediamo la parola in conclusione ancora a Sergio Di Donato, che spiega come «a garantire lo svolgimento impeccabile delle partite ci abbiano pensato gli arbitri Mattia Mazza e Giuseppe Vitale, con un ringraziamento speciale al dottor Ciro Raiola, che ha garantito l’assistenza sanitaria per tutta la durata della manifestazione. Infine, va riconosciuto il merito al personale socio-educativo dell’Istituto Colosimo, la cui dedizione e professionalità hanno contribuito in maniera determinante al successo del torneo. L’Istituto Colosimo, pertanto, si conferma un centro di eccellenza per la formazione e inclusione delle persone cieche e ipovedenti, grazie alla capacità di accogliere e valorizzare eventi di rilevanza sociale e sportiva». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: delegatocampania@fispic.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo