Poco meno di un anno fa, ovvero il 9 ottobre 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani hanno rilasciato congiuntamente le linee guida riguardanti Salute mentale e diritti umani, «documento – sottolineano dal CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani) – che include l’impegno a garantire una tolleranza “zero” nei confronti delle pratiche psichiatriche coercitive e impegna anche tutti i governi a fare lo stesso. Si tratta in sostanza di quasi 200 pagine dove viene promosso un approccio alla salute mentale basato sui diritti umani, sul riconoscimento e il rispetto della capacità giuridica delle persone, sul poter vivere una vita autodiretta, sul rafforzamento del senso di sé e dell’autostima. Ma qual è la situazione del nostro Paese su questo fronte?».
Di questo si parlerà nella serata di mercoledì 9 ottobre a Verona (Palazzo dei Mutilati, Via dei Mutilati, 8, ore 20.30), nel corso della conferenza dibattito denominata Trattamenti coercitivi e lesivi della dignità umana: Linee guida ONU e OMS, la necessità di una riforma, organizzata dallo stesso CCDU ad un anno esatto dall’emanazione di quelle linee guida e alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre.
Interverranno per l’occasione, con il coordinamento di Alberto Brugnettini, vicepresidente del CCDU, Francesca della Valle, giornalista, presidente dell’Associazione Labirinto 14 luglio; Giuseppe Galdi, psichiatra; Susanna Brunelli dell’Associazione Diritti alla Follia; Roberto Cestari, medico, presidente onorario del CCDU. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: info@ccdu.org.
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