Bullismo e disabilità: uno spot video animato per trovare soluzioni

Si chiama “Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo”, lo spot video animato realizzato da giovani con autismo, sotto la guida di professionisti dell’agenzia di comunicazione Out of the blue, dedicato agli insegnanti, per supportarli nel contrastare ogni forma di bullismo, e in particolare quello nei confronti degli studenti e delle studentesse con disabilità o in situazione di maggiore fragilità. L’iniziativa rientra nell’àmbito del progetto “Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini

"Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo"

Una sequenza dello spot video animato “Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo”

Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo: si chiama così lo spot video animato (disponibile a questo link), realizzato dall’Agenzia Out of the blue nell’àmbito del progetto triennale Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, nel quadro del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che coinvolge 52 organizzazioni del Terzo Settore in tutta Italia, nel promuovere una scuola e un territorio equi e accessibili a tutti.

È necessario innanzitutto spiegare quale tipo di agenzia di comunicazione sia Out of the blue. Essa, infatti, è nata all’interno del Consorzio SIR (Solidarietà in Rete), e fornisce servizi come la realizzazione di video, siti web, podcast e grafica, coinvolgendo persone con autismo che vogliano lavorare nel campo della comunicazione. Tutte le attività che hanno portato a ottenere Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo, infatti, dallo storyboard all’ideazione dei bozzetti e degli sfondi, dalle animazioni al montaggio, fino al voice-over, sono infatti state eseguite da giovani con autismo, sotto la guida di professionisti esperti.
«Nella comunicazione mediata – commenta Maria Vittoria Gatti, ideatrice e responsabile di Out of the blue – che include arte, fotografia, comunicazione digitale e altre forme espressive, le persone con autismo possono eccellere grazie alla loro sensibilità e capacità specifiche. Se adeguatamente supportate, queste abilità possono trovare un proficuo impiego in campo lavorativo».

Tale linea di lavoro si è connessa strettamente con il citato progetto Inclusi, che nel settembre dello scorso anno aveva diffuso i risultati di un’indagine esplorativa nel campo della corrispondenza tra bullismo e disabilità, condotta nelle scuole italiane, dalla quale sono emerse le voci e le esigenze degli studenti i quali credono che la soluzione per contrastare il bullismo nella scuola, in particolare quando coinvolge la disabilità, sia accorciare la distanza con gli insegnanti, se è vero che proprio loro, in quanto educatori, possono e devono fare la differenza, utilizzando gli strumenti del dialogo e della condivisione, anziché quelli delle punizioni.
I risultati di quell’indagine vengono appunto raccontati nello spot attraverso la storia di Simone, studente che spiega alla professoressa il suo gesto “da bullo” nei confronti del compagno Giovanni, più fragile. E a fare emergere la soluzione auspicata, con gli insegnanti e gli adulti in generale chiamati a “riempire un vuoto”, è lo stesso Simone, quando ammette: «Si vive tutti quanti insieme, se qualcuno fa una scemenza…». E la professoressa finisce la sua frase così: «… la comunità di adulti si prende la briga di dirglielo, è così?». «Sì – risponde Simone -, credo sia meglio che la punizione. Prima della punizione bisogna capire e aiutarci a capire, riempire il vuoto insomma. Lei può farlo?». «Sì, io posso. E tu, puoi farlo?». «Sì, anche io posso».

«Lo spot – sottolineano dunque da Out of the blue – è rivolto segnatamente alla comunità educativa della scuola con l’obiettivo di capire quali siano i comportamenti che possono contrastare in modo efficace le situazioni di bullismo e quelli che invece possono facilitarli, come conoscere le diversità e saperle includere».
«Dal punto di vista tecnico – aggiungono dall’Agenzia -, lo spot è stato realizzato con uno stile visivo grafico e vettoriale, dalle linee pulite e i colori brillanti, con forme geometriche e sfondi minimalisti, animazioni fluide, ma con un tocco stilizzato. Meritano una nota particolare i flashback, inseriti non con la tecnica dell’animazione come il resto dello spot, ma con il montaggio fotografico, soluzione che, oltre a permettere una migliore comprensione della narrazione, ha ottimizzato il lavoro del team di lavoro».
E a proposito del team di lavoro, va ricordato innanzitutto che i disegni e le animazioni dei personaggi sono di Massimiliano Achilli, i disegni degli sfondi di Gianpaolo Fanfoni, quelli del flashback di Andrea Mulazzani, su idea di Lorenzo Infanti, che del video è montatore – affiancato da un altro collega, Luca Esposito – e aiuto regista. A coordinare i lavori e a supportare i giovani creativi, è stato il regista Giulio Ciarambino, insegnante di cinema, con i colleghi Enrico Cortelezzi ed Ettore Bordieri e con Martina Viola, in tirocinio presso Out of the blue, grazie alla collaborazione con l’Academy Rizzoli. Lorenzo Infanti, infine, ha dato anche voce a Jeremy, lavorando perciò pure al doppiaggio, insieme a Maria Vittoria Gatti e ad Andrea e Filippo Marchesini Viola.

A questo punto la campagna di comunicazione impostata da Inclusi prevede la diffusione dello spot nelle scuole e la veicolazione tramite il blog raggiungibile a questo link, oltreché con i canali Facebook del progetto e dei partner. (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile lo spot Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo Per ulteriori informazioni: Alessandra Tonini (alessandra.tonini@leacrobate.it).

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