Manifestiamo perché non vogliamo una vita di opportunità negate!

«Le attuali carenze della Regione Marche sui progetti di Vita Indipendente si traducono in una tragica realtà, ossia che noi, persone con disabilità, viviamo quotidianamente sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che ci costringe a una vita di opportunità negate!»: lo dicono i rappresentanti del Coordinamento marchigiano Insieme per la Vita Indipendente, guidato dall’AVI Marche, che per la mattinata del 14 ottobre hanno indetto una manifestazione ad Ancona, presso la Regione Marche
Manifestazione per la Vita Indipendente nelle Marche
Persone partecipanti a una precedente manifestazione per la Vita Indipendente nelle Marche

Adeguamento del budget, rivalutazione dei progetti esistenti, riapertura del bando regionale destinato alle persone con disabilità: sono alcune delle richieste che il Coordinamento marchigiano Insieme per la Vita Indipendente rivendicherà nella mattinata di lunedì 14 ottobre (ore 10), durante una manifestazione indetta ad Ancona (Piazzale Loi di Palazzo Leopardi, Regione Marche, via Tiziano, 44).
A formare il citato Coordinamento di protesta e di azione è una rete composta da ben trentotto realtà, tra Associazioni, Comitati e Persone (a questo link l’elenco completo), mentre altre si stanno aggiungendo, tutte attive per il diritto alla Vita Indipendente delle persone con disabilità.
L’iniziativa nasce con il coordinamento dell’AVI Marche (Associazione Vita Indipendente delle Persone con Disabilità), che dal 2019 opera per promuovere, sostenere e attuare a tutti i livelli le iniziative necessarie ad ottenere il riconoscimento e l’esigibilità concreta del diritto alla Vita Indipendente per tutte le persone marchigiane con disabilità.

«Per noi persone con disabilità la Vita Indipendente è molto importante – sottolinea Angelo Larocca, presidente dell’AVI Marche -, poiché migliora notevolmente la qualità dell’assistenza e della vita stessa. Grazie ad essa, infatti, possiamo decidere come, dove e con chi vivere. Nella nostra Regione, del resto, c’è stata una progressiva evoluzione in questo settore: oggi abbiamo infatti una Legge Regionale con un fondo stabile di 4 milioni e 300.000 euro, che finanzia 401 progetti di Vita Indipendente. E tuttavia, da due anni a questa parte c’è stato un rallentamento nei progressi e riscontriamo necessità urgenti. Dal canto suo, la Regione, nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, non ha ancora risposto con azioni concrete».
«L’elenco dei punti su cui lavorare – prosegue Larocca – è invece sin troppo chiaro: innanzitutto l’adeguamento dei budget massimi dei quattro livelli assistenziali: gli attuali contributi, infatti, non coprono i costi effettivi dell’assistenza personale, rendendo impossibile garantire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno. Quindi, la rivalutazione dei progetti esistenti: oltre 270 progetti attivi non rispondono più ai bisogni reali delle persone con disabilità, in quanto basati su valutazioni ormai obsolete. E ancora, l’adozione di una nuova scala di valutazione, se è vero che l’attuale metodo non tiene conto delle disabilità intellettive e sensoriali, penalizzando molte persone. Infine, la richiesta di riapertura del bando regionale: almeno 150 persone in tutta la Regione sono ancora in attesa di avviare un progetto di Vita Indipendente».

«Le attuali carenze – spiegano i rappresentanti di Insieme per la Vita Indipendente – si traducono in una tragica realtà, ossia che noi, persone con disabilità, viviamo quotidianamente sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che non ci permette di poter lavorare, studiare, avere una vita familiare e sentimentale soddisfacente, fare sport, godere di un tempo libero di qualità, vivere inclusi nella comunità e partecipare attivamente alla vita sociale e politica. L’assistenza inadeguata ci costringe insomma a una vita di opportunità negate!».

Il 17 settembre scorso, va ricordato, l’AVI Marche, come avevamo riferito anche sulle nostre pagine, aveva avuto un incontro in Regione, durante il quale l’assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali Filippo Saltamartini aveva dato alcune risposte sul tema. Di fronte però ai mancati chiarimenti su alcuni punti prospettati, la stessa AVI Marche ha deciso di coinvolgere le altre Associazioni che aderiscono alla protesta nel citato Coordinamento Insieme per la Vita Indipendente. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: info@avimarche.org.

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