Persone con disabilità uditiva e pazienti oncologici ingiustamente penalizzati

«È intollerabile – scrivono dall’APIC di Torino – che persone con disabilità uditive o malattie gravi debbano sopportare un’ulteriore penalizzazione. Il diritto alla salute e all’inclusione non può essere messo in attesa, ma dev’essere per tutti i cittadini e soprattutto per chi si trova in condizioni di vulnerabilità socioeconomica»: è il senso di questo appello urgente alla Regione Piemonte, con cui chiedere lo sblocco del provvedimento che include la fornitura di pile ricaricabili e caricabatterie per i portatori di impianto cocleare, nonché di parrucche per i pazienti oncologici

Dito puntato di un uomoLa nostra Associazione [APIC-Associazione Portatori Impianto Cocleare, N.d.R.] si trova costretta a denunciare con fermezza una situazione gravissima che penalizza ingiustamente centinaia di utenti in situazione di fragilità e svantaggio. Nonostante infatti continui solleciti anche via PEC, la Regione Piemonte non ha mai provveduto a rispondere né tantomeno a rinnovare la Determina Regionale relativa alle prestazioni extra LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che include la fornitura di pile ricaricabili e caricabatterie per i portatori di impianto cocleare, nonché di parrucche per i pazienti oncologici. Questa misura, rivolta ai cittadini con un ISEE inferiore a 38.000 euro, è fondamentale per garantire un diritto di accesso equo a prestazioni sanitarie essenziali.
Si tratta di una paralisi inaccettabile. Da gennaio di quest’anno, infatti, le autorizzazioni per tali prestazioni sono bloccate presso gli Uffici Protesi competenti, che hanno confermato di essere in attesa del rinnovo della Determina per il 2024. Questo ritardo sta causando gravi disagi, negando a pazienti già vulnerabili l’accesso a strumenti e dispositivi che migliorano significativamente la loro qualità della vita e la loro indipendenza.

Questo nostro, dunque, intende essere un appello urgente alle Istituzioni, esprimendo preoccupazione e sollecitando un intervento immediato delle autorità regionali per sbloccare le pratiche in sospeso. È intollerabile che persone con disabilità uditive o malattie gravi debbano sopportare un’ulteriore penalizzazione a causa di ritardi burocratici. Il diritto alla salute e all’inclusione non può essere messo in attesa, così come l’accesso alle prestazioni sanitarie non deve essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti i cittadini e soprattutto per chi si trova in condizioni di vulnerabilità socioeconomica.
Ci riserviamo per altro di intraprendere ulteriori azioni di sensibilizzazione, compreso il ricorso a nuovi comunicati stampa, qualora la situazione non venisse risolta tempestivamente. Il tempo delle attese è finito: esigiamo risposte immediate!
Rigettiamo inoltre con anticipo qualsiasi tentativo da parte della Regione Piemonte di giustificare questo ritardo con la mancanza di fondi. È evidente a tutti come le risorse pubbliche vengano spesso impiegate in modo discutibile. Non accetteremo quindi che a pagare il prezzo di queste scelte siano le persone più fragili e bisognose. La tutela dei cittadini vulnerabili non può essere in alcun modo sacrificata.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@apic.torino.it.

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