Toscana: i nuovi bandi per la Vita Indipendente

A partire dal 14 ottobre sono stati ufficialmente aperti i nuovi bandi per il finanziamento dei progetti di Vita Indipendente destinati alle persone con grave disabilità residenti in Toscana. Essi sono disponibili sui siti dei 28 Ambiti Territoriali della Regione e chi desidera partecipare ha a disposizione un mese di tempo per presentare la domanda. Dovranno ripresentare la domanda anche coloro che attualmente usufruiscono del servizio. Per informare i cittadini e le cittadine, la Regione ha lanciato la campagna di comunicazione denominata “Vita Indipendente. Il mio modo di essere”

Toscana,  "Vita Indipendente. Il mio modo di essere"

L’immagine che accompagna la campagna di comunicazione della Regione Toscana, denominata “Vita Indipendente. Il mio modo di essere”

A partire dal 14 ottobre scorso sono stati ufficialmente aperti i nuovi bandi per il finanziamento dei progetti di Vita Indipendente destinati alle persone con grave disabilità residenti in Toscana. Essi sono disponibili sui siti dei 28 Ambiti Territoriali della Regione (16 Società della Salute e 12 Zone Distretto). Chi desidera partecipare ha a disposizione un mese di tempo, ossia fino al 24 ottobre, per presentare la domanda e dovranno ripresentare la domanda anche coloro che attualmente usufruiscono del servizio. Per informare i cittadini e le cittadine, la Regione ha lanciato la campagna di comunicazione intitolata Vita Indipendente. Il mio modo di essere, visibile a questo link.

Come segnalato in sede diversa in più occasioni (se ne legga a questo, questo e questo link), la Regione Toscana sta modificando la disciplina di accesso ai contributi per i progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità, intesi come assistenza personale autogestita. Nello specifico è stato stabilito che essi vengano cofinanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+). La modifica ha consentito di incrementare lo stanziamento dedicato alla misura, che è passato dai 12,8 milioni delle annualità precedenti, ai 15,3 milioni di euro annui per il prossimo triennio, e di aumentare i massimali dei contributi: negli scorsi anni, infatti, gli importi potevano variare da 800 a 1.800 euro mensili, ora l’intervallo potrà variare da 800 a 2.000 euro al mese. La maggiore dotazione economica dovrebbe inoltre consentire di azzerare la lista d’attesa di accesso ai contributi, includendo anche le persone che sino ad oggi sono rimaste fuori dal servizio.
Ricordiamo inoltre che possono partecipare al bando le persone con disabilità, residenti in Toscana, capaci di esprimere la propria volontà, con età superiore ai 18 anni e in possesso della certificazione di gravità (articolo 3, comma 3 della Legge 104/92), che intendano realizzare il proprio progetto di Vita Indipendente.

Molte persone con disabilità sono spaventate dal cambiamento e le Associazioni del territorio non hanno mancato di evidenziare il loro punto di vista soprattutto, ma non solo, rispetto al tema della garanzia della continuità assistenziale. In merito a tali questioni segnaliamo la seguente risposta istituzionale: «I nuovi bandi – ha affermato l’assessora regionale alle Politiche Sociali Serena Spinelli – rispondono all’obiettivo di rafforzare il sostegno alla Vita Indipendente e di dare una prospettiva più ampia ai progetti, con l’aumento delle risorse a disposizione e una programmazione triennale. Abbiamo avuto un costante confronto con le Associazioni per la Vita Indipendente, raccogliendo indicazioni, apprezzamenti e anche legittime preoccupazioni legate a questo passaggio. Da parte della Regione Toscana c’è sempre stato e prosegue l’impegno all’ascolto e alla collaborazione verso l’operatività del programma e ci sarà la massima attenzione ad un monitoraggio attento di questa fase, insieme agli àmbiti territoriali e alle Associazioni stesse, in modo che tutto possa svolgersi senza difficoltà per le persone che sono già beneficiarie del contributo così come per chi vi accede per la prima volta».
Dal canto nostro continueremo a seguire gli sviluppi della transizione in atto, rimanendo a disposizione per raccogliere le eventuali segnalazioni di difficoltà che potrebbero incontrare le persone con disabilità. (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minime modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.

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