Realizzato dall’Associazione InCerchio, grazie al finanziamento dell’otto per mille della Chiesa Valdese, il progetto Rights Lab (sostanzialmente “Laboratorio dei diritti”), prevede lo svolgimento di una serie di laboratori dedicati alla promozione dei diritti delle persone fragili, «con l’obiettivo – come spiegano i promotori – di favorire l’empowerment dei giovani adulti con disabilità e delle loro famiglie, richiamando l’attenzione sul diritto all’adultità e su tematiche cruciali che verranno affrontate di volta in volta, attraverso attività partecipate di carattere ludico-ricreativo in piccoli gruppi, consentendo ai partecipanti di diventare sempre più consapevoli rispetto ai temi della cittadinanza attiva, della partecipazione sociale, del diritto al lavoro, allo studio, all’autodeterminazione e altro ancora. Inoltre, anche i familiari dei partecipanti saranno coinvolti, in due occasioni, in laboratori paralleli, dove si affronteranno gli stessi temi trattati con i figli».
Il primo ciclo di laboratori, dedicati a giovani adulti con disabilità intellettiva di entrambi i sessi, di età tra i 18 e i 35 anni, partirà dunque mercoledì 23 ottobre, per proseguire mercoledì 6 novembre, mercoledì 20 novembre e concludersi mercoledì 11 dicembre, trattando rispettivamente I miei diritti, La cittadinanza attiva, Il diritto al lavoro e L’amministrazione di sostegno.
Gli incontri si svolgeranno presso la sede di Milano di InCerchio (Via Giasone del Maino, 16), sempre dalle 16 alle 18 e il primo e l’ultimo saranno quelli che vedranno il coinvolgimento dei familiari in laboratori paralleli.
Ma non solo: «alla luce dell’aumento dei fenomeni di violenza sulle donne con disabilità e dei recenti fatti di cronaca – preannunciano da InCerchio -, nella primavera del 2025 abbiamo deciso di dedicare un ciclo di laboratori ad hoc per questo specifico target, le giovani donne con disabilità, che avrà l’obiettivo di sensibilizzare le partecipanti a riconoscere i segnali della “doppia discriminazione” (essere donna e donna con disabilità) e di fornire loro gli strumenti adeguati per difendersi». (S.B.)
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