Sordocecità: diritto alla salute, all’assistenza e all’autodeterminazione

Alla vigilia della Giornata Europea della Sordocecità del 22 ottobre, la Fondazione Lega del Filo d’Oro riaccende l’attenzione su questa disabilità specifica e complessa, ponendo l’accento sul pieno riconoscimento dei diritti e sull’importanza di fare rete, investendo nella ricerca e nella formazione. Sempre per il 22 ottobre la Fondazione stessa ha promosso, in collaborazione con l’ENS Marche, l’incontro online “I sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone in condizione di sordocecità e disabilità plurime psicosensoriali”, rivolto agli operatori dei servizi pubblici e sanitari

Francesco Mercurio

Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro

«Questa Giornata così importante ci permette di ricordare che la nuova definizione di sordocecità, che si auspica possa essere approvata rapidamente anche dal Parlamento, rappresenta un cambiamento cruciale per chi vive con questa disabilità. Indipendentemente dall’età, infatti, il riconoscimento della sordocecità è fondamentale per garantire pienamente il diritto alla salute e all’assistenza, oltre a promuovere l’autodeterminazione»: a dirlo è Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro, alla vigilia della Giornata Europea della Sordocecità del 22 ottobre, in occasione della quale l’organizzazione nata a Osimo (Ancona) intende riaccendere l’attenzione su questa disabilità specifica e complessa, ponendo l’accento sul pieno riconoscimento dei diritti e sull’importanza di fare rete, investendo nella ricerca e nella formazione per garantire maggiore inclusività.
«La sfida del pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica – aggiunge Bartoli – non può limitarsi a un pur necessario e atteso miglioramento dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, ma deve tradursi in politiche inclusive. La nostra organizzazione è impegnata da sessant’anni nel promuovere una qualità di vita migliore per chi non vede e non sente, il pieno riconoscimento dei loro diritti, l’abbattimento delle barriere che ostacolano la loro autonomia e una loro reale inclusione all’interno della società, ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno di tutti, a partire da quello delle Istituzioni».

«Le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale annotano dalla Lega del Filo d’Oro – sono oltre un milione e 400.000 in Europa (lo 0,3% della popolazione residente, il 2,5% per gli anziani) e oltre 360.000 in Italia (lo 0,7% della popolazione). Esse rappresentano dunque una fascia non trascurabile di popolazione, ma spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità, a causa dell’assenza di efficaci processi di analisi dei loro bisogni specifici, delle barriere e delle disuguaglianze che sono costrette ad affrontare».

Da segnalare che sempre il 22 ottobre, nell’àmbito del progetto SAIS (Sensibilizzazione, Accessibilità e Indipendenza delle Persone Sorde 2.0), promosso dalla Regione Marche e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ministro per le Disabilità), la Fondazione Lega del Filo d’Oro ha promosso in collaborazione con il Consiglio Regionale dell’ENS Marche (Ente Nazionale Sordi), l’incontro online denominato I sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone in condizione di sordocecità e disabilità plurime psicosensoriali, dedicato agli operatori dei servizi pubblici e sanitari e volto a favorire la conoscenza della sordocecità e dei principali sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone che vivono questa condizione. (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per ogni altra informazione: Per altre informazioni: Alessandra Dinatolo (a.dinatolo@inc-comunicazione.it); Chiara Ambrogini (ambrogini.c@legadelfilodoro.it).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo