Soddisfazione per quel riconoscimento al podcast “Barriere”

«Un viaggio sonoro per scoprire le tante barriere ambientali di una città»: così avevamo definito a suo tempo “Barriere” il primo podcast scritto, prodotto e sonorizzato dal podcaster indipendente Dimitrij Zanusso e realizzato in collaborazione con la Federazione lombarda LEDHA. Nei giorni scorsi “Barriere” ha vinto il “Premio Vagone Verde” come “Miglior podcast di sostenibilità ambientale e sociale”, nell’àmbito del “Festival del Podcasting”, la principale rassegna italiana dedicata a questa forma di intrattenimento

"Premio Vagone Verde" al podcast "Barriere"«Un viaggio sonoro per scoprire le tante barriere ambientali di una città»: così avevamo definito a suo tempo Barriere il primo podcast scritto, prodotto e sonorizzato dal podcaster indipendente Dimitrij Zanusso e realizzato in collaborazione con la LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Nei giorni scorsi Barriere ha vinto il Premio Vagone Verde come “Miglior podcast di sostenibilità ambientale e sociale”, nell’àmbito del Festival del Podcasting, la principale rassegna italiana dedicata a questa forma di intrattenimento, «per la capacità di immergere chi ascolta nell’ambiente sonoro della città e di portare un punto di vista raro nella produzione di podcast attuale, fino a farci immedesimare con il protagonista. Un prodotto che ci ha entusiasmati dal punto di vista tecnico, che tratta il tema della sostenibilità sociale e che combatte discriminazione e esclusione attraverso la conoscenza. Diretto, umano e sincero».

Barriere, lo ricordiamo, rientra nella campagna Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione, lanciata nella primavera dello scorso anno dalla LEDHA, come segnalato anche sulle nostre pagine, con l’obiettivo di far riconoscere le tante barriere fisiche, sensoriali, comunicative e alle informazioni, che sono ancora presenti nei quartieri, nelle città, nei luoghi di lavoro e del tempo libero. Il tutto per capire come si possano contrastare e quindi eliminare.
«Una campagna – spiegano dalla LEDHA – che ha voluto portare ulteriore attenzione al tema delle barriere ambientali, in particolare quelle presenti negli spazi pubblici, un problema particolarmente sentito dalle persone con disabilità motoria o sensoriale. Ostacoli grandi e piccoli: dall’automobile parcheggiata in corrispondenza di un attraversamento pedonale alla fioriera mal posizionata. Barriere tanto frequenti da “assuefare” le persone alla loro presenza, sufficientemente diffuse da rendere difficile svolgere in autonomia le proprie attività quotidiane, per alcuni».
E tuttavia, contrastare ed eliminare le barriere ambientali è possibile: in tal senso, sempre in occasione della campagna Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione, la LEDHA aveva predisposto una serie di strumenti per permettere alle persone con disabilità, ai loro familiari e a tutti i cittadini di segnalare al Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi la presenza di barriere architettoniche, oppure di attivarsi autonomamente, segnalando la presenza di una barriera all’Ente Locale o al proprietario di un esercizio responsabile della discriminazione.

Il racconto di Barriere, in conclusione, si arricchirà presto di un ulteriore nuovo capitolo, dopo che Dimitrij Zanusso è andato a fare la spesa con Marco, persona con disabilità motoria che si sposta su una carrozzina elettrica e la comanda solo con il palmo della mano destra. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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