«In quale modo la robotica e l’intelligenza artificiale plasmeranno il futuro delle terapie riabilitative? E quale sarà il ruolo del professionista in questo processo e l’impatto economico sul sistema sanitario? E infine, quali le indicazioni, ma soprattutto i limiti, delle nuove tecnologie?». Si partirà da questi fondamentali quesiti il 25 e 26 ottobre a Bologna (AC Hotel), durante la due giorni denominata RehabEvolution – Innovazione tecnologica in neuroriabilitazione, organizzata dall’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave cerebrolesione, con la partecipazione di medici, ricercatori ed esperti del settore, impegnati nel dibattito sulle più recenti frontiere della neuroriabilitazione.
«Parleremo di tecnologie emergenti, dei sensori impiantabili e anche del metaverso – annota Laura Simoncini, componente del Comitato Scientifico del convegno e direttore dell’Unità Spinale di Montecatone – cercando di capire concretamente se esso, nel percorso riabilitativo, può rappresentare uno scenario possibile».
«La scelta intrapresa da Montecatone – aggiunge dal canto suo Mario Tubertini, commissario straordinario della struttura di cui è stato direttore generale nell’ultimo quinquennio – si inserisce nel filone di altissima specialità in cui è impegnata anche con collaborazioni con l’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), l’INAIL, l’Università di Bologna, la Fondazione IRET, il Tecnopolo di Bologna-Ozzano e il Clust-ER ISB. La tecnologia, del resto, è ormai parte integrante del nostro lavoro e rientra nella pratica quotidiana della riabilitazione. Il nostro Istituto, infatti, ha fortemente investito nelle nuove tecnologie in vari àmbiti, sia mirando alla riabilitazione che alla radiologia o al trattamento delle lesioni cutanee, perché crediamo siano un plus dovuto ai nostri pazienti e i risultati dimostrano la validità della scelta. L’innovazione tecnologica nella neuroriabilitazione è in continuo fermento, di qui la necessità di fare il punto della situazione il più esaustivo possibile».
Degna di nota anche la seconda giornata del convegno, il 26 ottobre, quando verranno affrontati i temi della rigenerazione riabilitativa, della neuroplasticità, dei neuroni a specchio, della neurobionica e della farmacomodulazione. «Ma anche – ricordano i promotori – al rapporto tra la sfera emozionale e quella cognitiva cui sarà dedicata un’ampia parentesi».
Concluderà i lavori una tavola rotonda in cui si parlerà, ricapitolando i lavori della due giorni, di tecnologia, fragilità e sostenibilità, assieme ad autorevoli esponenti del panorama scientifico/istituzionale italiano del nostro Paese. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Claudia Corsolini (corsolini@montecatone.com).
Articoli Correlati
- La sicurezza stradale e il ritorno alla guida di persone con lesione midollare «Aumentare la conoscenza e l’attenzione per la guida, con particolare riferimento ai programmi destinati all’acquisizione della patente speciale da parte di persone con disabilità»: è il significato principale dell’accordo stabilito…
- Riabilitazione respiratoria e lesione midollare: un progetto a Montecatone Un recente studio condotto su 16 pazienti all’Unità Spinale dell’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone con lesione midollare o grave…
- Lesione midollare: percorsi di rinascita e vita indipendente «Spesso molte delle persone curate presso il nostro Istituto rientrano a casa per ricominciare una nuova vita compatibile con la disabilità acquisita e il follow-up garantito dalla struttura è parte…