Proprio nei giorni scorsi abbiamo avuto occasione di occuparci, in altra parte del nostro giornale, dello scultore sardo Pinuccio Sciola, noto per avere svelato il suono nascosto nelle pietre, in occasione dell’imminente bella iniziativa Oltre la vista… con tutti i sensi, visita guidata multisensoriale promossa a Cagliari dalle Associazioni RP Sardegna e ANPVI di Cagliari. Torniamo a farlo puntando a tutt’altra direzione del Paese, ossia verso il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, che per il 26 e 27 ottobre organizzerà due eventi dedicati proprio all’opera e alla figura di Sciola.
Il primo appuntamento, dunque, si chiamerà Sciola, la pietra, il suono (sabato 26 ottobre, ore 17-19) e consentirà di conoscere da vicino l’artista attraverso le testimonianze dei figli Tomaso, Maria e Chiara, che oggi guidano la Fondazione Sciola e il Giardino Sonoro della stessa a San Sperate (Cagliari).
Durante l’evento, i partecipanti potranno esplorare l’opera Pietra sonora, ospitata da quest’anno nelle sale del Museo Omero, e scoprire appunto come la scultura riesca a “suonare”, grazie ai tagli e alle incisioni che Sciola ha creato su blocchi di calcare e basalto. E vi sarà spazio per la sperimentazione diretta di quest’opera, permettendo ai partecipanti di interagire con la pietra e di sentire i suoni ancestrali che ne scaturiscono (l’acquisto dell’opera e l’allestimento multisensoriale da parte del Museo Omero fanno parte del progetto I sensi dell’arte tra estetica e inclusione, sostenuto dal Ministero della Cultura).
Nella mattinata di domenica 27, invece (ore 10.30-12.30), protagoniste saranno le famiglie, con il laboratorio Suonare l’arte in famiglia in cui i più piccoli potranno conoscere Pinuccio Sciola attraverso la lettura del libro Che cosa senti? di Daniela Palumbo, accompagnati da Maria Sciola e Manuela Alessandrini del Museo Omero.
In seguito, sarà possibile sperimentare personalmente la scultura Pietra sonora, utilizzando plettri in pietra e altri strumenti multisensoriali. (S.B.)
L’ingresso agli eventi del 26 e 27 ottobre sarà gratuito, ma è richiesta la prenotazione (prenotazioni@museoomero.it). Per ulteriori informazioni: redazione@museoomero.it.
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