Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo (dell’Assemblea del 30 luglio di cui si parla nel presente contributo, abbiamo ampiamente riferito a questo link).
Durante l’Assemblea Nazionale svoltasi il 30 luglio scorso e organizzata dal nostro Collettivo [Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, N.d.R.], il professor Dario Ianes, luminare nel campo della Pedagogia e della Didattica Speciale, ha affrontato con grande determinazione e impegno il delicato tema della formazione degli insegnanti di sostegno e l’impatto di essa sull’inclusione scolastica.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi accademici, docenti, rappresentanti delle associazioni e genitori, che hanno ascoltato con attenzione e profonda gratitudine le parole di Ianes, espressione di una visione critica e costruttiva per il futuro della scuola inclusiva.
In particolare, Ianes ha usato un’immagine provocatoria per descrivere la situazione: «Tre schiaffi potenti per vedere come reagisce lo schiaffeggiato». Nel suo discorso, ha spiegato come i principali “schiaffeggiati” siano proprio i soggetti coinvolti nell’educazione inclusiva:
1. INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione, Ricerca Educativa), l’Ente deputato alla formazione, che viene commissariato;
2. Le famiglie, le quali, pur chiedendo una formazione qualitativamente migliore per i docenti di sostegno, si trovano di fronte a percorsi TFA (Tirocini di Formazione Attiva per il sostegno) dimezzati;
3. L’università pubblica, che rischia di essere messa in secondo piano a vantaggio di università private e telematiche, pronte a sfruttare le carenze formative per fini economici, in un mercato che vale centinaia di milioni di euro.
Questo sistema, come affermato da Ianes, sembra fondarsi sul “silenzio delle masse” e mette alla prova la resistenza di docenti e famiglie, costretti a combattere contro un meccanismo che si basa su logiche di profitto e delega. Un’altra “sberla”, politicamente rischiosa, infatti, il Governo l’ha data a decine di migliaia di insegnanti che dopo avere superato selezioni difficili e pagato tasse elevate, si trovano a seguire un corso che dura il doppio rispetto a quello dei colleghi nel percorso “ridotto”.
Desideriamo dunque ringraziare pubblicamente il professor Ianes per il suo intervento appassionato e per avere messo in luce, con rigore e chiarezza, l’urgenza di una riflessione profonda sulle scelte formative del Ministero e sul sistema dell’inclusione. Attraverso la sua critica accesa e le sue parole incisive – un vero “schiaffo” per chi tenta di sminuire la dignità e il ruolo di questi percorsi formativi – Ianes ha reso evidente quanto il nostro titolo di specializzazione richieda impegno, serietà e un’indiscutibile dedizione verso gli studenti.
Ianes ha sottolineato infatti come l’attuale impostazione rischi di sminuire il ruolo dei docenti di sostegno, mettendo a repentaglio il valore della specializzazione TFA e l’impegno che essa comporta, un percorso che tanti docenti affrontano con fatica, investimenti e sacrifici personali. Il suo intervento, incentrato su una vera inclusione e non sulla delega esclusiva del sostegno, ci incoraggia a proseguire nella nostra professione, sapendo che una figura guida della pedagogia in Italia riconosce e difende la dignità del nostro lavoro e la qualità della nostra formazione.
Come Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, confidiamo pertanto che la voce autorevole del professor Ianes possa fare breccia nelle Istituzioni, aiutando a ristabilire il rispetto per la professionalità dei docenti specializzati e a garantire un’inclusione reale, senza compromessi. Le sue parole ci offrono un sostegno prezioso e alimentano la speranza che si possa avanzare verso un modello scolastico fondato su equità, corresponsabilità e integrazione vera, rompendo la logica della “specializzazione separata” e facendo dell’inclusione una missione condivisa.
Articoli Correlati
- Anche l’apposita classe di concorso per il sostegno è una proposta innovativa! «Anche l’apposita classe di concorso per il sostegno è una proposta innovativa - scrive Salvatore Nocera, con riferimento a un contributo di Paola Di Michele da noi recentemente pubblicato -…
- Proposte sull’inclusione scolastica contrarie alla pedagogia e alla Costituzione «Gli articoli di queste settimane del professor Galli della Loggia - scrive Salvatore Nocera - hanno scatenato un dibattito culturale che mi ha rimandato indietro di oltre 50 anni, quando…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…