Le priorità che la Legge di Bilancio non affronta

«Più risorse nella Cooperazione allo Sviluppo, nel Servizio Civile, nei fondi per l’attuazione delle riforme sulla disabilità e non autosufficienza: tutte proposte che abbiamo ripresentato al Parlamento»: a dirlo è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, a margine di un’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera sul Disegno di Legge di Bilancio per il 2025, rispetto al quale il giudizio è netto: «Povertà e disuguaglianze crescenti, Sanità Pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: tutte priorità che questa Legge di Bilancio non sta affrontando»

Legge di Bilancio per il 2025, realizzazione grafica«Maggiori risorse nella Cooperazione allo Sviluppo, nel Servizio Civile, nei fondi per l’attuazione delle riforme sulla disabilità e non autosufficienza sono proposte che, come l’anno scorso, abbiamo ripresentato al Parlamento»: lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a margine dell’audizione di quest’ultimo organismo presso la Commissione Bilancio della Camera, sul Disegno di Legge di Bilancio per il 2025, rispetto al quale il giudizio della Portavoce è netto: «Povertà e disuguaglianze crescenti – sottolinea infatti -, Sanità Pubblica inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte priorità del nostro Paese che questa Legge di Bilancio non sta affrontando. Se è vero che da una parte è prevista una misura di sostegno al reddito del ceto medio, dall’altro si riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a Ministeri, ai Regioni e alle Comuni. Mentre dunque crescono le spese in armi, lo strumento principale di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte all’emergenza in corso».

«Il testo analizzato – prosegue Pallucchi – non contiene alcuna misura specifica per il Terzo Settore che, proprio alla luce della situazione socio-economica complicata che stiamo attraversando, andrebbe maggiormente coinvolto nella definizione delle politiche pubbliche e sostenuto per contribuire alla tenuta del tessuto sociale e a uno sviluppo sostenibile. Chiediamo, tra le altre cose, che in Legge di Bilancio si intervenga a favore del non profit per mantenere il regime di esclusione IVA e per eliminare l’IRAP. Nel primo caso, il Terzo Settore sembra essere equiparato alle imprese for profit con l’obbligo di apertura della Partita Iva, nel secondo subisce una pressione ancora più onerosa di quella che ricade su enti e società commerciali».

«Il sistema di welfare nel Paese si sta dunque indebolendo ulteriormente – conclude la Portavoce del Forum -, ma interventi per evitare questo processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta disponibilità di risorse». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: stampa@forumterzosettore.it.
A questo link vi è l’elenco completo di tutti i soci e degli aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore, tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), della quale segnaliamo, in altra parte del giornale, la posizione espressa sul Disegno di Legge di Bilancio per il 2025.

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