Ben nota ai nostri Lettori e Lettrici, per organizzare già da un po’ di anni, insieme all’Università LUMSA di Roma e all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, il Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale, la Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale ha promosso per venerdì 8 novembre a Potenza (Sala Conferenze del Polo Bibliotecario, ore 16) un incontro centrato sul recente libro Le parole giuste. Giornalismo e comunicazione sociale: la responsabilità delle scelte (Meltemi, 2024), curato da Donatella Pacelli, docente ordinaria di Sociologia Generale all’Università LUMSA, volume che raccoglie le riflessioni e testimonianze condivise in occasione appunto del citato Premio, nelle edizioni del 2022 e 2023, con i relativi convegni sui temi Fragili più fragili. Raccontare le malattie rare al tempo della pandemia e della guerra e Il giornalismo e le grandi paure. I media tra allarmismo e corretta informazione.
A collaborare per l’evento, aperto al pubblico, è stato l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata il cui presidente Mario Restaino modererà i lavori, con l’apertura istituzionale di Luigi Catalani, direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza e gli interventi di Donatella Pacelli, di Angelo Romeo, direttore scientifico della Collana Motus della casa editrice Meltemi, Andrea Garibaldi, presidente della Giuria del Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia e Oreste Lo Pomo, caporedattore della Tgr Campania.
«Il volume Le parole giuste – sottolineano dalla Fondazione Bisceglia ViVa Ale – è nato dall’esigenza di riflettere sull’importanza di parole e linguaggi che sappiano entrare nel cuore dei problemi al fine di contrastare la fragilità generata dalla malattia e da altre forme di sofferenza o marginalità. Tutto questo, raccontando il disagio con rispetto e senza generare allarmismi. Quali sono, insomma, le parole giuste per raccontare malattie, disabilità, fragilità? Si tratta di un libro corale nel quale quattordici giornalisti, due sociologi e un Prefetto vaticano (giornalista) ragionano, criticano, autocriticano, fanno proposte, provando a rispondere a un quesito che dovrebbe porsi chiunque faccia informazione». (S.B.)
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