Ci siamo occupati regolarmente, in questi anni, dei corsi di formazione volti a rendere accessibile il cinema, proposti dall’Associazione +Cultura Accessibile. Quell’ottima iniziativa giunge quest’anno alla sua decima edizione, rinnovando il proprio rapporto con la Cineteca Nazionale e contando sempre sulla collaborazione di FilmCommission Torino Piemonte, del Museo Nazionale del Cinema e dell’Università di Torino, oltreché del contributo della Compagnia di San Paolo. Vi si potranno iscrivere, fino al 30 dicembre, studenti laureandi o laureati, che vogliano cimentarsi nell’àmbito dell’accessibilità. L’avvio è previsto per il 24 gennaio del nuovo anno.
Ma da quest’anno le proposte di +Cultura Accessibile diventano due, se è vero che sono state aperte le iscrizioni (pure qui fino al 30 dicembre) anche al nuovo corso di formazione su Informazione, pubblicità, prodotto e grafica (Linguaggi e grafica per una comunicazione accessibile).
Di quest’ultimo, che partirà dall’8 gennaio del nuovo anno, ma ancor prima del decimo corso sul cinema abbiamo parlato con Daniela Trunfio, presidente di +Cultura Accessibile.
Dieci edizioni sono già un bel traguardo.
«Sì, ne siamo orgogliosi, anche perché il corso riguardante il cinema è un’unicità nel panorama legato alle tematiche dell’accessibilità ed è nato per perseguire le Direttive dell’ONU e della Comunità Europea, volte a promuovere la totale fruizione di contenuti audiovisivi da parte della cittadinanza tutta. L’iniziativa dà infatti la possibilità di aumentare le proprie conoscenze nel campo cinematografico, e di entrare in un nuovo settore professionale attraverso insegnamenti teorici mirati al montaggio e alla semiologia del cinema, e pratici sulla sottotitolazione semplificata per le persone sorde e l’audiodescrizione per le persone cieche. L’accessibilità, del resto, è uno strumento indispensabile per portare il cinema a tutti, ricordando anche che l’ultimo Decreto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, prodotto nel luglio scorso, riafferma l’obbligatorietà da parte di chi accede ai contributi ministeriali, di rendere fruibile il prodotto audiovisivo. E poi ci sono le piattaforme che sono molto attente alla fruizione per tutti e tutte».
Da quest’anno, poi, è arrivata una nuova proposta.
«Si tratta di un corso/masterclass della durata di tre incontri di due ore con esercitazioni, reso possibile anche da un contributo della Fondazione CRT, che si propone di insegnare come sviluppare una comunicazione accessibile, incentrata su leggibilità, comprensibilità e grafica come strumenti di supporto. I partecipanti impareranno quindi a usare canali comunicativi diversi e a progettare soluzioni inclusive, integrando le giuste strategie per persone con print disabilities, le cosiddette “disabilità di stampa”, ovvero quelle che impediscono o inibiscono una persona a leggere opere letterarie, musicali, drammatiche o artistiche nella loro forma originale. Alla fine, saranno in grado di creare progetti comunicativi che rispettino i princìpi del Design for All (“progettazione universale”) e garantiscano la massima accessibilità a un pubblico variegato».
A chi ci si rivolge?
«Il corso è rivolto a studenti laureandi in Scienze della Comunicazione, a istituti specializzati in arti grafiche, ad agenzie di pubblicità, editor e giornalisti». (S.B.)
Tutte le notizie sui due corsi (ricordiamo ancora che il termine ultimo per le iscrizioni sarà quello del 30 dicembre) sono disponibili rispettivamente a questo e a questo link. Per ulteriori informazioni: daniela.trunfio@fastwebnet.it.
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