“Pensiero Imprudente”: il tè con gli “s-pasticcini”!
«Le parole, si sa, cambiano nel tempo, così come cambia la cultura. Avrebbero lo scopo di migliorare i contesti, rendendoli più accessibili e inclusivi, e darebbero alle persone la possibilità di costruire la propria identità»: sono appunto le parole e il linguaggio sulla disabilità a dare questa volta sostanza al tema trattato da Claudio Imprudente nella sua rubrica “Pensiero Imprudente”