Nel corso della riunione a Napoli del GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) presso l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Gennaro Pezzurro, referente per la scuola della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha consegnato a Ettore Acerra, direttore dello stesso Ufficio Scolastico Regionale, un documento, condiviso anche dai rappresentanti dell’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo) e della FAND Campania (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e disponibile integralmente a questo link, nel quale vengono presentate una serie di proposte per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica nella Regione.
Durante l’incontro, innanzitutto, il direttore Acerra ha esposto i dati riguardanti la situazione scolastica in Campania, mettendo in evidenza le principali criticità riguardo all’inclusione degli studenti con disabilità o con altri Bisogni Educativi Speciali (BES): «860 scuole autonome, distribuite su un numero maggiore di plessi scolastici; 28.000 posti su sostegno, di cui ben 15.725 su organico di fatto, ossia posti in deroga, segno di una carenza strutturale nelle risorse dedicate all’inclusione; GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) per il sostegno alle scuole elementari esaurite, ciò che crea una difficoltà aggiuntiva nel reperire personale qualificato; il 95% dei ricorsi relativi al rapporto 1 a 1 (insegnante per ogni alunno con disabilità per tutte le ore scuola) provenienti esclusivamente dalla Provincia di Napoli.
«Questi dati – sottolineano dalla FISH Campania – evidenziano la necessità urgente di interventi strutturali e di una maggiore attenzione alle risorse destinate al sostegno, soprattutto in un contesto dove la domanda di inclusione è in costante crescita».
In tal senso, Acerra ha spiegato che, in risposta alla carenza di personale qualificato, verrà implementato un piano di formazione per i docenti di ruolo, con un’attenzione particolare ai neo-assunti. Un cambiamento significativo è previsto grazie a una revisione del piano formativo, che terrà conto delle proposte avanzate dalle Associazioni nel documento presentato.
Nel corso della riunione, dunque, i partecipanti hanno confermato il proprio supporto al piano di inclusione proposto, avanzando alcune proposte operative per il rafforzamento del lavoro in rete, tra cui l’attivazione di Gruppi di Lavoro presso il GLIR, con la partecipazione anche di tecnici esterni, per monitorare e promuovere pratiche inclusive all’interno delle scuole campane; il rafforzamento della collaborazione tra scuole, famiglie e servizi sociali, con particolare attenzione all’implementazione dei PEI (Piani Educativi Individualizzati); il potenziamento della formazione continua del personale scolastico, con percorsi specifici per il personale educativo e di sostegno, in modo da garantire un supporto qualificato e aggiornato agli alunni/alunne con disabilità e altri BES; la qualità del sostegno educativo, che non si limiti a una mera assegnazione di ore, ma garantisca risorse di alta qualità per il sostegno didattico, psicologico e sociale, facendo sì che il sostegno non sia solo quantitativo, ma che risponda adeguatamente alle specifiche necessità educative degli studenti.
Per attuare concretamente tali proposte, sono stati pertanto delineati quattro Gruppi di Lavoro, dedicati rispettivamente alla creazione di contenuti per la formazione continua sul tema dell’inclusione scolastica, con focus sulla formazione specifica per docenti e dirigenti scolastici e percorsi mirati a sviluppare competenze per gestire la diversità in aula, nonché per l’uso di tecnologie assistive; al confronto tra Enti Locali, Operatori Scolastici e Famiglie, per creare modalità strutturate di collaborazione tra scuole, famiglie ed enti locali, favorendo la condivisione delle risorse e la definizione di protocolli efficaci; alla creazione di un Osservatorio Regionale sull’Inclusione Scolastica, che monitori i dati su tale tema nelle scuole campane, con un sistema di raccolta e analisi per evidenziare le criticità e le buone pratiche; e infine alla creazione di una rete di scuole inclusive, per condividere buone pratiche e risorse, organizzando seminari e mentoring tra le scuole più esperte e quelle in fase di avvio di pratiche inclusive.
Un ulteriore punto cruciale emerso durante la discussione ha riguardato il ruolo fondamentale dei collaboratori scolastici. «È essenziale che i compiti specifici di queste figure – è stato detto – vengano definiti con maggiore chiarezza, sia per quanto riguarda la gestione dell’igiene e della sicurezza, che per i compiti di supporto didattico e assistenza agli studenti. In particolare, i collaboratori scolastici, che sono in prima linea nell’assistenza quotidiana degli alunni/alunne, rivestono un ruolo cruciale nell’inclusione scolastica, soprattutto per gli studenti con disabilità e altri BES. La corretta gestione delle loro responsabilità è fondamentale per garantire il buon funzionamento delle scuole».
A tal proposito Pezzurro ha sottolineato l’urgenza di una comunicazione ufficiale che spieghi in modo chiaro le responsabilità dei collaboratori scolastici, senza lasciare spazio a dubbi. In particolare, ha richiesto che venga fornita una formazione specifica per queste figure, rendendo il loro lavoro più efficace e in linea con le normative e le esigenze degli studenti con disabilità.
«Esprimiamo soddisfazione – commentano dalla FISH Campania – per l’attenzione che l’Ufficio Scolastico Regionale ha riservato alle problematiche legate all’inclusione scolastica e per l’apertura al dialogo e alla collaborazione espressa dal direttore Acerra e dai partecipanti. Il piano proposto costituisce infatti un passo importante verso un sistema educativo più inclusivo e a misura di tutti gli studenti. Dal canto nostro continueremo a lavorare in particolare sul coinvolgimento attivo delle famiglie e sulla formazione del personale scolastico, quelle cioè che riteniamo le priorità, affinché ogni bambino/bambina e ragazzo/ragazza, indipendentemente dalle sue difficoltà, possa crescere e svilupparsi in un contesto educativo che ne favorisca la partecipazione e l’autonomia». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: fishcampania@gmail.com.
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