Autonomia, Accessibilità, Ausili e Assistenza, ovvero tutte condizioni essenziali e strettamente interdipendenti tra loro, ai fini dell’inclusione e dell’esercizio dei diritti delle persone con disabilità. E tutte parole contraddistinte dalla A iniziale, ciò che ha fornito lo spunto ideale a Rodolfo Dalla Mora, per basare su un vero e proprio “paradigma concettuale”, definito come “L’equazione delle 4 A”, i nuovi volumi della collana dell’editore il Prato, denominata “Per una Nuova Cultura della Disabilità”, da lui stesso diretta e inaugurata a suo tempo, come avevamo ampiamente riferito, con Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la Convenzione ONU.
Quattro nuovi “Quaderni”, dunque – al quale se ne aggiungerà in seguito un quinto, riguardante l’”accomodamento ragionevole” – il primo dei quali, dedicato all’Autonomia, è uscito nei giorni scorsi (lo si può acquistare tramite questo link).
«Attraverso la cosiddetta “Equazione delle 4 A” – scrive Dalla Mora nella parte introduttiva – mi propongo di approfondire i diversi elementi costitutivi dell’“autonomia” della persona, ovvero l’“accessibilità” degli ambienti di vita, gli “ausili” e l’“assistenza”, e che si rivelano anche fattori imprescindibili per l’inclusione sociale e per l’effettivo esercizio dei diritti da parte delle persone con disabilità. Di ciascuna delle componenti dell’autonomia sopracitate, verranno indagati i significati ed evidenziati i punti in comune e le strette correlazioni, sarà chiarita la connotazione di diritti, saranno presentate le principali metodologie sviluppate e le esperienze significative realizzate».
Nello specifico di questo primo “Quaderno”, scrive poi l’Autore che «l’autonomia riconosciuta dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità come un diritto fondamentale della persona con disabilità e obiettivo principale di tutti gli interventi di supporto (che siano di natura sociale, sanitaria, educativa, tecnica e tecnologica, manageriale), è l’esito di una relazione positiva tra la persona (con le sue caratteristiche, aspirazioni, condizioni di salute) e l’ambiente, quando nello stesso sono presenti elementi di facilitazione del funzionamento della persona e del suo livello di partecipazione sociale. In tale prospettiva, si configura quindi quale capacità di progettare la propria vita, di entrare in relazione con gli altri e di partecipare attivamente alla propria comunità di vita».
Rodolfo Dalla Mora è stato il primo disability manager nominato in un ospedale, all’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione) di Motta di Livenza (Treviso), assumendo successivamente lo stesso ruolo sia nell’ULSS 2 della Marca Trevigiana che nel Comune di Treviso. Nel 2011 ha fondato la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e successivamente anche l’AIDIMA (Associazione Italiana Disability Manager). Architetto che opera da oltre trent’anni nel campo della progettazione inclusiva e che è egli stesso una persona con disabilità, lavora da anni con grande impegno per diffondere sempre più nel nostro Paese una figura come quella del disability manager, già presente in altre realtà straniere, ma operante esclusivamente in àmbiti più ristretti, sviluppandone la funzione di “facilitatore” nei confronti delle persone con disabilità, nonché di creatore di rete. Con la collana “Per una Nuova Cultura della Disabilità” dell’editore il prato, ha deciso di misurarsi anche con la divulgazione e i risultati sono decisamente interessanti. (S.B.)
Rodolfo Dalla Mora, L’equazione delle 4 A – Autonomia, Saonara (Padova), il prato, 2024, 112 pagine (acquistabile a questo link o anche tramite Amazon).